Il Comune di Cassinasco è ufficialmente in stato di dissesto finanziario, una decisione approvata dal Consiglio comunale su invito della Corte dei Conti.
Sotto la guida di Sergio Primosig, sindaco al suo sesto mandato e riconfermato alle comunali di giugno con la lista unica “Impegno per Cassinasco”, il Comune ha accumulato un disavanzo di oltre 1 milione e 54 mila euro tra il 2019 e il 2023. Nonostante l’adozione di misure correttive, il pareggio di bilancio non è mai stato raggiunto.
La Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Piemonte, aveva già espresso preoccupazione negli anni scorsi, richiamando più volte l’amministrazione a intervenire. Il 19 novembre 2024, l’organo di controllo ha respinto ufficialmente il piano di riequilibrio pluriennale adottato dal Consiglio comunale il 24 novembre 2023, giudicandolo inadeguato.
Di fronte a una situazione ritenuta ormai insostenibile, la Corte ha richiesto al Comune di deliberare lo stato di dissesto, un passaggio necessario per avviare il risanamento delle casse. Il Consiglio comunale, senza alternative, ha approvato la misura.
Con la dichiarazione di dissesto, la gestione delle finanze del Comune passa ora al Ministero dell’Interno, che nominerà un commissario liquidatore. Quest’ultimo avrà il compito di mettere ordine tra creditori, debiti e bilancio, avviando il percorso di risanamento economico.
I cittadini potrebbero subire ripercussioni significative. Tra le misure attese, si prevede un aumento delle tasse locali fino ai livelli massimi consentiti dalla legge, oltre a una probabile riduzione dei servizi comunali essenziali.