Le Province, che hanno cambiato volto con la famosa "Legge Del Rio", sono forse enti che dovrebbero essere ripensati, in quanto a fare capo alle Province sono, per esempio, strade e scuole e i tagli di questi ultimi anni si sono visti eccome.
Anche i dipendenti astigiani da 350, sono diventati 144 e in vista per il futuro ci sono solo ulteriori tagli per la spending review. Ieri intanto si sono svolte le votazioni di secondo livello per il rinnovo del Consiglio provinciale che hanno chiamato al voto i 117 sindaci e tutti i consiglieri dei Comuni astigiani. A votare su 1311, sono stati 921.
Il presidente, Maurizio Rasero, a differenza del Consiglio provinciale che è stato rinnovato, resta in carica altri due anni e, ad affiancarlo, i seguenti consiglieri:
Lista "Progettiamo l'Astigiano":
- Simone Nosenzo (Nizza) voto ponderato 12059
- Davide Migliasso (San Damiano), voto ponderato 11028
Davide Massaglia (Passerano Marmorito), voto ponderato 7745
Luigi Gallareto (Monastero Bormida), voto ponderato 6357
Ivan Ferrero (Mombercelli), voto ponderato 5975
Tiziana Gaeta (Capriglio), voto ponderato 5909
Calogero Mancuso (Castagnole delle Lanze), voto ponderato 5396
Lista "Insieme per la Provincia Asti":
- Andrea Gamba (San Martino Alfieri), voto ponderato 6705
Alessandro Negro (Canelli), voto ponderato 6573
Mauro Bosia (Asti), voto ponderato 5197
Il voto ponderato, ricordiamo, è un sistema di calcolo del voto che tiene conto di diversi fattori, ad esempio i voti provenienti da aree con una popolazione più grande o con un'importanza strategica maggiore, hanno più "peso" che consente di rappresentare in modo più equo la volontà dell'elettorato, evitando che aree con un minor numero di votanti possano influenzare in modo sproporzionato il risultato finale.