Si è concluso alla Fondazione Goria di Asti, il ciclo formativo “Dalla parte della Costituzione”, un progetto organizzato dal Coordinamento di Libera Asti e aperto a docenti e cittadini. L’ultima tappa di questo percorso, dedicata alle ecomafie e ai crimini d’impresa, ha visto un parterre di esperti impegnati a sensibilizzare i partecipanti sui danni ambientali causati da fenomeni illeciti e sulla necessità di un impegno collettivo per la tutela del territorio.
Un dialogo tra giornalismo, ricerca e istituzioni
Ad aprire l’incontro è stata la giornalista Elena Ciccarello, direttrice de La Via Libera, che ha sottolineato il legame tra criminalità organizzata e reati ambientali. Ciccarello ha evidenziato come questi crimini spesso non facciano notizia perché i loro effetti si manifestano nel tempo, lasciando le vittime in una condizione di vulnerabilità. Citando dati significativi, ha ricordato che in Italia solo lo 0,9% dei detenuti è legato a reati ambientali, una percentuale ben inferiore rispetto alla media europea del 4,3%.
Il sociologo Vittorio Martone, docente all’Università di Torino, ha approfondito il tema delle ecomafie, soffermandosi su casi emblematici come quello dell’Eternit di Casale Monferrato, dove le vittime hanno ottenuto giustizia solo dopo decenni di lotta. Martone ha anche analizzato le dinamiche dei reati legati al ciclo del cemento e al traffico illegale di rifiuti, sottolineando come questi fenomeni prosperino grazie alla corruzione e alla scarsa consapevolezza collettiva.
Una chiamata all’azione collettiva
Elisa Sermarini, formatrice della rete dei Numeri Pari e di Libera, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di adottare un modello di sviluppo rigenerativo, ispirato ai principi dell’ecologia integrale. “In natura nulla è scarto,” ha affermato, esortando a promuovere un cambiamento culturale che consideri l’interdipendenza tra uomo e ambiente.
Il Comandante Stefano Gerbaldo dei Carabinieri Forestali di Asti e Alessandria ha concluso l’incontro illustrando il lavoro delle forze dell’ordine nella prevenzione dei reati ambientali e ribadendo l’importanza di un’alleanza educativa tra istituzioni, scuole e cittadini per sensibilizzare le nuove generazioni.
Educazione e Costituzione come strumenti di cambiamento
Il percorso formativo ha confermato il ruolo centrale della Costituzione italiana come guida per costruire una società consapevole e rispettosa dell’ambiente. Il Coordinamento Provinciale di Libera ha ringraziato tutti i partecipanti, evidenziando il valore della collaborazione con La Via Libera, che ha contribuito a rendere il corso un momento di attivazione responsabile.
Questo progetto ha messo in luce come la lotta alle ecomafie non sia solo una questione giuridica, ma anche culturale e educativa. Il futuro della tutela ambientale passa attraverso la consapevolezza e l’impegno civico, in un lavoro collettivo che unisce scuola, famiglie, istituzioni e territorio.