In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la Regione Piemonte ribadisce il suo impegno a sostegno delle donne vittime di tutte le forme di violenza avvalendosi di una rete composta da 21 centri antiviolenza, oltre 80 sportelli e 13 case rifugio. Nel 2023, questi centri hanno accolto e supportato 3.912 donne, sole o con figli, registrando un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente a cui è corrisposto dal 2021 al 2023 un incremento di risorse di 789.170 euro pari al 29,72 per cento. Un dato che evidenzia la crescente consapevolezza rispetto agli strumenti di aiuto disponibili, ma anche la persistenza di una problematica sociale che richiede un impegno costante. Per garantire un sistema efficace e inclusivo, la Regione tra fondi propri e Statali ha stanziato complessivamente 3.340.888 euro per il 2024, di cui 1,95 milioni di euro destinati al sostegno di centri antiviolenza e case rifugio, inclusi i servizi di accoglienza d’emergenza e di secondo livello; 1,09 milioni di euro per progetti specifici, quali percorsi di reinserimento lavorativo, sostegno abitativo, sensibilizzazione e formazione nelle scuole, ed educazione finanziaria; 293.437 euro per finanziare i Centri per Uomini Autori di Violenza (CUAV), con l’obiettivo di prevenire comportamenti violenti e lavorare sul cambiamento culturale. Sono stati attivati anche 15 corsi che coinvolge 1500 ragazzi e oltre 70 classi in tutto il Piemonte. Tra le azioni innovative, l'introduzione dell'App Dalia per le donne sviluppata per facilitare l’accesso ai servizi antiviolenza attraverso la geolocalizzazione e per offrire informazioni utili alle donne in cerca di aiuto. La Regione sta portando avanti anche il progetto di educazione affettiva che coinvolge 1500 ragazzi e oltre 70 classi in tutto il Piemonte.
«Oggi celebriamo la giornata contro la violenza sulle donne – ha sottolineato il presidente Alberto Cirio - ma l’impegno per diffondere la cultura del rispetto dobbiamo metterlo in campo tutti i giorni. Anche per questo la Regione finanzia i progetti di contrasto alla violenza contro le donne sostenendo i centri antiviolenza e le case rifugio dove possono essere ospitate insieme ai loro bambini, oltre ai progetti nelle scuole e per il reinserimento lavorativo per supportare le donne nel momento in cui hanno bisogno e per aiutarle a ricostruire la propria vita».
«Dietro a ogni violenza contro le donne si nasconde il fallimento di una comunità – ha sottolineato l’assessore regionale alle Pari Opportunità, Marina Chiarelli –. Questo tipo di violenza non riguarda soltanto le forze dell’ordine in quanto fenomeno di ordine pubblico, ma chiama in causa ciascuno di noi come persone e come istituzioni. Delegare esclusivamente all’autorità di pubblica sicurezza il compito di combattere questa battaglia significa abdicare alla nostra responsabilità personale, alla responsabilità delle famiglie, una responsabilità che è invece il fondamento di una società matura e civile».
Il Piemonte dispone di una rete regionale capillare capace di abbracciare tutte le province e in collegamento tra loro.Asti vede la presenza del Comitato locale della Croce Rossa Italiana, situato in Via Ugo Foscolo 7, un punto di riferimento per il territorio.
Tra le azioni della Regione figura anche il Patrocinio delle donne vittima di violenza e maltrattamenti che dal 2020 al 2024, ha registrato un progressivo aumento delle domande di accesso, passando da 176 nel 2020 a un picco di 270 nel 2022, con una lieve flessione a 259 nel 2023 e 160 richieste già pervenute al 31 luglio 2024. Per quanto riguarda le domande di liquidazione, nel 2022 ne sono state accolte 200, mentre nel 2023 si sono attestate a 122 per un totale di 431.046 euro erogati. Nei primi sette mesi del 2024, le liquidazioni già effettuate sono 128, per un ammontare complessivo di 367.217 euro.