Il Comune di Asti ha recentemente pubblicato un bando di concorso per la copertura di due posti di operatore servizi generali a tempo indeterminato part time, riservati interamente ai disabili di cui all'articolo 1 della Legge 68/99. Tuttavia, il bando esclude alcune categorie di disabili, come i portatori di handicap intellettivo e psichico, i non vedenti, gli ipovedenti e i sordomuti.
La Legge 68/99, nota come "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", mira a promuovere l'inserimento e l'integrazione lavorativa delle persone disabili attraverso servizi di sostegno e collocamento mirato e si applica a diverse categorie di disabili, compresi quelli con minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali, e quelli con handicap intellettivo che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%.
Vittoria Briccarello e Mauro Bosia (Uniti si può) hanno sollevato diverse domande riguardo alle esclusioni previste nel bando del Comune di Asti che, al punto 9 (requisiti per l'ammissione), recita "Appartenere alle categorie disabili di cui all’art. 1 della L. 68/99 ad esclusione dei portatori di handicap intellettivo e psichico, dei non vedenti, degli ipovedenti e dei sordomuti.
I due consiglieri chiedono come mai il Comune abbia previsto tali esclusioni e su quali basi abbia deciso.
"Il Comune - rimarcano - non ritiene di aver avuto un comportamento discriminatorio nella pubblicazione del bando? Sono previsti altri bandi che contemplino le persone con disabilità escluse da quello in questione?".
In allegato il bando.