Solidarietà - 14 novembre 2024, 15:37

La cooperativa sociale La Strada al tavolo di lavoro sul carcere al Cnel

Da Asti a Roma per un importante incontro su inclusione lavorativa e riduzione della recidiva per la cooperativa che da anni lavora con la Casa di Reclusione di Asti

La cooperativa sociale La Strada al tavolo di lavoro sul carcere al Cnel

La Cooperativa Sociale La Strada ha partecipato al tavolo di lavoro promosso da Confcooperative Federsolidarietà presso il CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro), dedicato all’inclusione lavorativa dei detenuti e alla riduzione della recidiva. Durante l’incontro, a cui La Strada ha partecipato in rappresentanza di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte, è stato siglato un Protocollo d’intesa tra il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap) e Confcooperative Federsolidarietà, volto a creare nuove opportunità lavorative per i detenuti nelle carceri italiane.

Una partecipazione che valorizza il lavoro che La Strada svolge da anni con la Casa di Reclusione di Asti attraverso progetti di inserimento lavorativo dei detenuti.  Con iniziative di agricoltura sociale, piccola manutenzione e gestione del verde, la cooperativa offre a persone in difficoltà l’opportunità di riscatto e la possibilità di ricostruire il proprio futuro.

A livello nazionale, meno del 10% dei detenuti coinvolti in percorsi di formazione e inserimento lavorativo torna a delinquere, rispetto a chi segue trattamenti standard. Inoltre, sono circa 3mila gli ex detenuti che, intrapreso un percorso di lavoro in una cooperativa sociale, continuano a lavorarci anche al termine della pena. La cooperazione sociale si conferma così un ponte fondamentale tra il carcere e la società, offrendo percorsi di crescita, autonomia e dignità.

La nostra esperienza dimostra che offrire opportunità di lavoro ai detenuti significa dare loro una vera seconda possibilità,” ha dichiarato Barbara Rapetto, Presidente della Cooperativa Sociale La Strada. “Attraverso la nostra collaborazione con la Casa di Reclusione di Asti, non solo forniamo competenze pratiche, ma promuoviamo dignità e rispetto, costruendo un percorso di crescita personale che ha un impatto positivo su tutta la nostra comunità.”

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