Cultura e tempo libero - 14 novembre 2024, 16:53

Nell'Astigiano due dimore storiche aprono le porte al pubblico per rilanciare il turismo culturale

La storia e le tradizioni dei Castelli di Canelli e Robella, su prenotazione, per l'offerta turistica del territorio

Il Castello di Canelli

Il Castello di Canelli

Il 2024 segna un’importante svolta per la sezione Piemonte e Valle d’Aosta dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (A.D.S.I.), che in collaborazione con la Regione Piemonte e il Consiglio regionale del Piemonte, ha presentato un nuovo progetto volto ad ampliare l'offerta turistica subalpina. L'iniziativa prevede l'apertura di 46 dimore private di grande interesse storico e culturale, tra cui due dimore situate nella provincia di Asti: il Castello di Robella e quello di Canelli.

Il progetto mira a restituire al territorio astigiano e piemontese la ricchezza nascosta di dimore storiche intrise di storia, cultura e tradizioni. Queste residenze, appartenenti a famiglie e artigiani, rappresentano un patrimonio di grande bellezza e sono una testimonianza della storia locale. Grazie al protocollo d'intesa siglato con F.I.A.V.E.T. Piemonte, i visitatori potranno ammirare questi beni privati su prenotazione, tramite programmi coordinati dalle agenzie di viaggio convenzionate.

Il presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco, ha sottolineato l'importanza di valorizzare e far conoscere il patrimonio culturale privato, evidenziando come l'apertura delle dimore storiche rappresenti un'opportunità di sviluppo economico e culturale per il territorio. Questo patrimonio, composto da castelli, ville, giardini, tenute agricole e palazzi nobiliari, funge da catalizzatore per il turismo e per l'intero territorio regionale.

Le prime dimore ad aderire al progetto "Dimore amiche del Piemonte" includono due residenze storiche nella provincia di Asti, che si aggiungono alle altre dimore distribuite nelle varie province piemontesi. Circa il 40% delle dimore sono castelli, il 20% ville, mentre il restante 40% comprende case storiche e palazzi. Nel 90% dei casi, è anche possibile visitare i parchi che circondano queste dimore, offrendo ai visitatori un'esperienza immersiva nella bellezza naturale e storica dei luoghi.

Alessandro Gosztonyi, vicepresidente dell'A.D.S.I. e presidente della sezione Piemonte e Valle d’Aosta, ha sottolineato come aprire una dimora storica al pubblico sia un atto di responsabilità e amore per il territorio. Le dimore storiche contribuiscono a tenere in vita mestieri e professioni in via di estinzione, fondamentali per la manutenzione di questi luoghi. Il progetto dimostra quanto possa essere fruttuosa la collaborazione tra pubblico e privato, favorendo ricadute positive per il territorio.

Redazione

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