"Faccio sintesi di un'interpellanza che, per come è stata buttata giù, quasi non meriterebbe la risposta, perché è polemica e la polemica non aiuta niente." Così il sindaco Maurizio Rasero ha replicato in consiglio comunale alle accuse dell'opposizione sulla vicenda dei platani di corso Savona.
I firmatari dell'interpellanza, facendo riferimento alle recenti dichiarazioni dei rappresentanti Lidl, chiedevano "perché l'amministrazione abbia attribuito a Lidl la responsabilità del progetto e delle scelte conseguenti e per quale motivo non si sia agito tempestivamente per evitare il rischio di abbattimento degli alberi, che assorbono circa 700 kg di CO2 l'anno ed emettono 600 kg di ossigeno".
"Considerata la disponibilità di Lidl a valutare soluzioni alternative per la pista ciclabile - si legge - si richiede l'avvio immediato di un confronto tra l'azienda e il Comune per modificare il progetto."
L'opposizione ha criticato duramente l'amministrazione per aver "mimetizzato la propria volontà politica dietro a una cortina di parole destinata a impedire trasparenza" e chiede che la procedura di revisione del progetto abbia un riscontro pubblico puntuale.
La risposta del sindaco è stata decisa: "Guardate, se c'è una cosa da cui non sfuggo, quella è la responsabilità. Io ascolto tutti, rifletto, dopodiché prendo le decisioni e quando le prendo vado avanti e non mi nascondo"
" Di questa situazione si è venuti a conoscenza da molto tempo, ovver sin da quando se ne è iniziato a parlare e la pratica è stata avviata, e ci sono state diverse occasioni per dire che il progetto non andava bene e che bisognava modificarlo. La pratica è passata per varie sedi e istituzioni, eppure tutti coloro che avrebbero dovuto sollevare obiezioni e giustificazioni in merito sembrano essere rimasti inerti fino all'avvio effettivo dei lavori.
Infine, il sindaco ha spiegato che "si sta verificando con gli uffici la possibilità di apportare modifiche al progetto per salvare almeno alcune delle piante. "Stiamo infatti valutando se ci sono strumenti che permettano, da un lato, di mantenere le piante - cosa che saremmo anche intenzionato a fare - e dall'altro, di salvaguardare l'offerta del costruttore e della Lidl che deve subentrare, in modo da consentire il proseguimento dell'attività e il mantenimento dell'occupazione."