L’ennesimo grave incidente verificatosi sulla tangenziale di Asti (CLICCA QUI per rileggere l’articolo) - che stamattina ha causato infinite code non solo sulla tratta ma anche sulle strade attigue e alternative e addirittura costretto i vigili del fuoco a raggiungere l'area a piedi, essendo a loro volta rimasti imbottigliati per via della mancanza di una corsia di emergenza - ha inevitabilmente suscitato nuove polemiche sulla gestione dell’arteria, di competenza dell’Anas.
Premesso che ovviamente l’ente non ha alcuna responsabilità in merito al comportamento al volante da parte di chi la percorre, numerosi utenti ritengono che questi episodi derivino dalla correlazione tra la guida eccessivamente ‘disinvolta’ di molti automobilisti (“Ci sono auto che si piazzano centrali sulle due corsie non facendo passare le auto sulla corsia di sorpasso prima del restringimento sul ponte per i lavori i corso”, ci scrive una lettrice) e la presenza del cantiere che comporta un restringimento di carreggiata per chi percorre la tangenziale in direzione Casale per consentire il transito in senso opposto sull’altra corsia.
La rabbia e la preoccupazione degli utenti
“Alle 8.20 circa di questa mattina – scrive ancora la lettrice, che ci ha contattati dopo aver letto l’articolo sull’incidente –, al mio passaggio, un camion dietro di me si è piazzato centrale circa 500 metri prima del restringimento e quindi mi è venuto un colpo al cuore leggendo dell'incidente, pensando appunto maliziosamente ad un camion piazzato centrale”.
“50 anni per sistemare quella tangenziale.... Che manco la salerno-reggio Calabria”, scrive su Facebook un’altra lettrice. “Io penso che al di là della precedenza dove va osservato il codice stradale ecc...sia molto grave il fatto che abbiamo una tangenziale vergognosamente in disuso da parecchi anni ed il fatto non attiri attenzione da parte di alcun politico o ancor peggio di giudici o autorità che dir si voglia..!!!”, le fa eco una terza.
Da considerare anche – in direzione opposta, ovvero verso Isola d’Asti – il problema dello stop sul raccordo di immissione da corso Alessandria, segnale spesso disatteso: “Sabato mattina, provenendo da Portacomaro sulla superstrada, mi aspettavo che puntualmente quasi nessuno rispettasse lo STOP e così è stato – scrive un altro lettore – Ed io ho già sempre l’accortezza di spostarmi sulla corsia di sorpasso per agevolare chi debba entrare sulla superstrada così come sull’autostrada, ma in quel frangente non vi è stata la possibilità e così uno con una vettura ha saltato bellamente lo STOP senza neanche guardare chi stesse arrivando sulla corsia di marcia, mentre seppur con cautela e velocità conseguente stavo sopraggiungendo e l’ho lasciato andare, rallentando per non tamponarlo”.
A fare da controcanto, non manca chi lamenta la problematica opposta, ovvero la velocità eccessiva tenuta da gran parte dei mezzi che già si trovano in tangenziale e che renderebbe complicata, oltre che pericolosa, l’immissione a chi arriva dalla rampa.
In sostanza, comunque la si guardi, ‘una via crucis’ automobilistica resa ancora più traumatica dal rischio di incrociare, in particolare la sera, qualche animale selvatico che la attraversa. Come documentato da un post (correlato da diverse fotografie che documentano i danni riportati dalla sua auto) pubblicato nel gruppo Facebook ‘Sei di Alba se…’ che invita a prestare attenzione per la presenza di cinghiali. “E’ successo subito dopo il velox, in direzione Alba – scrive l'autore del post -, era dietro una curva, ormai già in mezzo alla corsia, anche con una frenata brusca non abbiamo potuto evitarlo”.
Gabusi: "Comprendo i disagi, ma la Regione ha fatto tutto ciò che è di nostra competenza"
Tutte tematiche che abbiamo posto all’attenzione di Marco Gabusi, assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture, contattato telefonicamente: “La gestione di quel cantiere spetta ad Anas, pertanto io non voglio e non posso spingermi oltre le mie competenze – ha premesso – Per quanto riguarda la Regione, abbiamo fatto tutto il possibile per sollecitare l’inizio dei lavori, tanto attesi, e da qualche mese in effetti il cantiere è operativo”.
“Sapendo comunque che operano sempre nei termini previsti dalle normative – ha aggiunto – presumo lo abbiano fatto anche in questo caso, pertanto non gli si possa attribuire alcuna responsabilità particolare, ma sono comunque sicuro che non mancheranno di monitorare la situazione e apportare correzioni se necessarie”.
“In quanto ai cinghiali, quello è un problema enorme che come sempre si scontra con normative sulla tutela della fauna. Noi, per le nostre competenze, gli abbattimenti sono sempre fatti. Sappiamo però che per i cinghiali non è mai abbastanza, nel senso che si riproducono molto e pertanto sono difficili da contenere”.
“Purtroppo – ha rimarcato – quello che spesso non viene compreso da chi lamenta gli abbattimenti, che comunque dispiace dover fare ma non vi sono alternative, è che quando rovinano il raccolto o creano incidenti, dovuti al loro gran numero, è necessario essere concreti e eliminare il problema alla fonte”.
Anas: il cantiere è monitorato, pronti a integrare la segnaletica se sarà necessario
In quanto ad Anas – dopo aver premesso che il cantiere e la relativa segnaletica sono stati allestiti rigorosamente a norma del Codice della Strada – un responsabile ci ha risposto che l’area è costantemente monitorata e che – qualora dai rilievi effettuati dalle forze dell’ordine in seguito ai vari incidenti verificatisi, emergesse chiaramente che si sono verificati nei pressi dell’area di lavoro - sicuramente verrebbero adottate misure volte a integrare la segnaletica esistente.
Il tutto al fine di rendere ancora più evidente la presenza di un cantiere di lavoro e sollecitare gli utenti della strada a mantenere un comportamento adeguato per garantire la propria sicurezza e quella altrui.