La Regione Piemonte ha recentemente annunciato di aver raggiunto un accordo con gli Ordini dei Medici e degli Infermieri, cercando così di appianare le tensioni nate in seguito alla delibera che prevedeva il solo personale infermieristico a bordo delle ambulanze del 118. Questo nuovo assetto organizzativo, segnato da una “sostanziale retromarcia” sugli algoritmi clinico-assistenziali predisposti nei mesi scorsi, viene ora accolto con cautela dai sindacati.
Arianna Franco, Segretaria Generale della FP CGIL di Asti, manifesta una certa preoccupazione e sottolinea che le dichiarazioni dell’assessore alla Sanità, Luigi Riboldi, non sembrano corrispondere interamente alla nuova organizzazione presentata. “L’assessore Riboldi dichiara che i medici non scenderanno dalle ambulanze”, spiega Franco, ma nella pratica “interverranno sui casi più critici a bordo delle auto mediche”. Questo chiarimento, secondo Franco, non risolve la questione della presenza continuativa dei medici sui mezzi di soccorso, spostando piuttosto il loro intervento sulle emergenze maggiori, mentre gli infermieri dovranno gestire molte situazioni in autonomia.
In attesa delle linee guida attuative del nuovo accordo, la FP CGIL mette in evidenza l'urgenza di un vero piano di valorizzazione professionale ed economica per il personale infermieristico, da sviluppare a livello regionale. “È fondamentale che il riconoscimento della professionalità degli infermieri non sia legato alla carenza di personale medico”, ribadisce Franco, ma che si traduca in progetti mirati e specifici. Secondo la rappresentante sindacale, è necessario garantire agli infermieri le migliori condizioni di lavoro, basate su criteri scientifici e validati dalle società specialistiche, oltre a un equo riconoscimento economico.
Il sindacato esprime quindi l’auspicio che i nuovi algoritmi clinico-assistenziali, parte integrante del piano regionale, possano effettivamente promuovere l’accesso degli infermieri alle migliori pratiche professionali e assicurare la loro sicurezza operativa. “Gli infermieri dovrebbero essere messi nelle condizioni di lavorare con professionalità e dignità, in un contesto che tuteli la loro salute e li compensi adeguatamente per il ruolo che svolgono”, conclude Franco, evidenziando la necessità di un riconoscimento formale e concreto del loro contributo nelle situazioni di emergenza.