Attualità - 08 novembre 2024, 19:07

Cento anni, tante vite: omaggio a Luigi Garrone, decano e Maestro di giornalismo [GALLERIA FOTOGRAFICA e VIDEO]

Oggi pomeriggio, nel corso di un incontro al Polo Universitario, colleghi e autorità hanno festeggiato con lui l'importante traguardo

Luigi Garrone

Luigi Garrone

Oggi pomeriggio familiari, molti colleghi e autorità (tra cui anche il vescovo Marco Prastaro, con cui il festeggiato si è brevemente intrattenuto) si sono riuniti nell’aula magna del Polo Universitario di Asti per rendere un doveroso omaggio a Luigi Garrone, decano dei giornalisti astigiani e piemontesi, che lo scorso martedì ha tagliato il traguardo dei 100 anni (CLICCA QUI per rileggere l'articolo)

Si è trattato di un sincero e doveroso omaggio a un uomo che, come ha giustamente sottolineato uno dei colleghi chiamati ad intervenire per raccontare qualche aneddoto in merito al festeggiato “ha vissuto tante vite”. Alcune delle quali in contemporanea, ci permettiamo di aggiungere.

In gioventù, mentre si avvicinava alla professione giornalistica, è stato partigiano. Successivamente corrispondente per l’Ansa e per molteplici Testate nazionali mentre, nel contempo, svolgeva il ruolo di responsabile esteri della Way-Assauto all’epoca all’apice del suo successo. Quindi giornalista ‘a tempo pieno’ e Maestro (in questo caso la M maiuscola è assolutamente doverosa) di numerose generazioni di giornalisti. 

Molti dei quali – partecipando ai festeggiamenti nel corso dei quali il presidente della Provincia e sindaco di Asti Maurizio Rasero gli ha consegnato la targa di ‘Patriarca dell’Astigiano’ – accogliendo l’invito del collega Franco Binello, che ha condotto l’incontro, si sono avvicendati al microfono per omaggiare Luigi e raccontarne le doti professionali ed umane.

Sottolineandone ripetutamente aspetti quali la caparbietà, la disponibilità nei confronti dei colleghi che lui chiama bonariamente ‘gatti arrostiti’ e l’immancabile sarcasmo. Peculiarità di cui ha dato prova anche nel suo intervento di ringraziamento, letto rigorosamente senza far ricorso al ‘supporto’ di occhiali, concluso con un “Se volete chiedermi qualcosa fate pure… ma non esagerate, eh!”

Gabriele Massaro

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