Autunno, cadono le foglie. Prima però di cadere cambiano colore. Evvai di spettacolo. Naturale spettacolo che dalle nostre parti si arricchisce di geometrie cromatiche da colline vitate. Colline, concentrate principalmente nel Sud Astigiano, che si colorano a strisce. Sicuramente qualche botanico mi saprebbe spiegare perché alcune sono rosse ed altre gialle. Magari a parità di vitigno, ma non ho trovato la necessità di un esperto a cui chiedere. Poco importa, offuscato dell’effetto meraviglia che insegue costante nel muoversi, ad esempio, da Asti a Canelli.
Ecco allora che scatta il suggerimento d’itinerario che prende spunto da cotanta arte pittorica, naturale e contingente, per scoprire tre luoghi d’arte contemporanea a Mombercelli, Nizza Monferrato e Canelli.
Cominciate allora dal Museo d’arte contemporanea di Mombercelli dove hanno appena prorogato fino al 24 novembre la mostra di un bel numero d’opere di Pippo Leocata, artista siculo torinese. Opere realizzate con materiali di recupero nobilitati dalla sua espressione artistica. Mostra in formato diffuso, con il nucleo principale a Mombercelli e il resto, signor resto, spalmato in diversi borghi della Valtiglione: Belveglio, Cortiglione, Incisa Scapaccino, Rocchetta Tanaro, Vaglio Serra e Vinchio.
A Nizza Monferrato ci aspetta invece l’esposizione permanente della collezione d’arte di Davide Lajolo. Collezione di un centinaio di oli, tecniche miste, grafiche e sculture di artisti italiani contemporanei, disposta in tre sale espositive di Palazzo Crova. Collezione che racconta legami di amicizia, di Lajolo, con diversi tra gli artisti italiani più significativi di Neorealismo, Astrattismo e Naif. L’arte della seconda metà del Novecento nazionale concentrata in uno spazio espositivo dal grande fascino, storico e d’allestimento: Guttuso, Fabbri, D’Andrea, Ferreri, Vacchi, Motti, Zigaina, Covili, Zauli, Nerone, Ligabue, Ghizzardi, Manzù, Carrà, Kodra, Treccani, Funi, Tranchino, Dova, Brindisi, Bodini, Sassu, Morando, Leddi, Messina, Platone, Salvini, Attardi, Cagli, Migneco, Vaglieri, Fanesi, Pizzinato, Rognoni, Cazzaniga, Ferretti e De Grada. Vera varietà d’incontri per gli appassionati dei temi artistici del periodo e certo non solo per loro. Tanti che è stata dura scegliere i neretti di banale enfasi sui più noti, non me ne vogliano gli altri, chi dal cielo e chi non.
Gran finale a Canelli nel, quasi, nuovo PALAZZOIRREALE, progetto d’arte contemporanea che si pone l’obiettivo di fondere i linguaggi artistici con il territorio e l’esperienza bicentenaria di Bosca, casa spumantiera canellese fondata nel 1831. Nato da qualche mese da un’idea di Polina Bosca e curato da Giorgio Galotti e Diana Berti, è un bellissimo spazio industriale aperto ad accogliere i linguaggi sperimentali dell'arte contemporanea. Fino all'8 dicembre vedrà coinvolto Patrick Tuttofuoco, artista milanese presente con diverse opere che ruotano intorno al concetto di ciclicità del tempo. La logica di dialogo alla base del luogo invita anche ad un primo appuntamento con i TALKS di PALAZZOIRREALE, che si terrà domenica 17 novembre alle 11.00, presenti Patrick Tuttofuoco e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Qui le info:
https://www.palazzoirreale.com/talk_01-a11472