Politica - 05 novembre 2024, 10:21

Coppo sui platani: "Gli ambientalisti difendono gli alberi, ma quando c'è da parlare di aborto cosa fanno?" Malandrone: "Non tiri in mezzo certe questioni"

Il dibattito sulla pista ciclabile di Corso Savona si accende lo scontro politico

Coppo sui platani: "Gli ambientalisti difendono gli alberi, ma quando c'è da parlare di aborto cosa fanno?" Malandrone: "Non tiri in mezzo certe questioni"

Una nuova polemica infiamma il dibattito politico astigiano riguardo l'abbattimento dei platani storici di Corso Savona per far posto a una pista ciclabile. Il caso ha visto un acceso botta e risposta tra il deputato di Fratelli d'Italia Marcello Coppo e il consigliere di Ambiente Asti Mario Malandrone.

"I platani di Corso Savona stanno creando grande casino per il fatto che vengono abbattuti degli alberi per costruire una pista ciclabile, che tra parentesi non è una ciminiera ma magari serve a migliorare la viabilità cittadina", ha dichiarato Coppo, ex assessore all'Urbanistica che ha poi aggiunto: "Gli alberi che si vengono abbattuti comunque vengono sostituiti da altri 24 alberi, quindi anche relativamente all'ambiente l'assorbimento della CO2, i conti sono più che in pareggio."

Il deputato ha poi sollevato un' analogia: "La domanda che mi sorge spontanea è che tutti questi ambientalisti che si legano agli alberi, quando invece c'è da parlare di aborto, cosa fanno? Perché il cuoricino che batte non va bene, mentre l'albero va bene."

La replica di Malandrone è stata durissima: "Nel giorno in cui la sua giunta di origine manda in pappa Corso Savona e tutto il traffico a Sud, lui con un tempismo da favola parla di Corso Savona. Se la prende con chi difende i platani."

Sulla questione dell'aborto, Malandrone ha risposto: "Il geniale politico dovrebbe sapere che l'aborto è una scelta della donna, non certo una passeggiata, spesso sofferta, che solo la donna può sapere cosa provoca in sé da ogni punto di vista. E come uomo dovrebbe non utilizzare un passaggio di questo tipo."

"Coppo fa parte di un Partito e uno schieramento che ha indebolito la libertà di scelta della donna", ha continuato Malandrone, "Il porre una questione del genere con una banalità del genere su un tema così serio, fa capire con che banalità poteva scegliere in assessorato progetti urbanistici."

La vicenda evidenzia come un intervento di urbanistica si sia trasformato in un caso politico più ampio, sollevando questioni che vanno oltre la mera gestione del verde pubblico cittadino. Il progetto, che prevede significative modifiche alla viabilità del quadrante sud della città, continua a dividere l'opinione pubblica e le forze politiche locali.

Redazione


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