"La città di Asti sta vivendo una vera e propria emergenza traffico, con la pazienza dei cittadini messa a dura prova e livelli di inquinamento alle stelle" A denunciare la situazione sono i consiglieri comunali Michele Miravalle, Maria Ferlisi, Luciano Sutera, Roberto Vercelli, Paolo Crivelli, Roberto Migliasso e Valter Saracco che chiedono interventi immediati. L'amministrazione ha risposto precedentemente in una nostra interVista sulla situazione (leggi QUI)
"La chiusura del cavalcavia ferroviario di corso Savona è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, rendendo insostenibile una situazione già critica da mesi", dichiarano i consiglieri in una nota congiunta.
Il piano alternativo di viabilità è finito nel mirino delle critiche: "È stato mal studiato e mal comunicato, scaricando su via Scotti e la zona di San Quirico migliaia di automobili che rimangono bloccate, insieme ai mezzi pubblici", sottolineaNO. "Nelle ore di punta per attraversare la città serve un'ora, come non accade neanche nelle grandi metropoli."
Particolarmente dura la critica all'amministrazione comunale: "Mentre il sindaco era impegnato nell'ennesimo viaggio in Asia, questa volta in Corea, il traffico astigiano è letteralmente impazzito. Di fronte a tutto questo, il sindaco e l'amministrazione si chiudono in un imbarazzante silenzio e non sembrano in grado di gestire la situazione."
I consiglieri propongono diverse soluzioni immediate: "È necessario valutare subito misure radicali come la riapertura del doppio senso di marcia su corso Matteotti e il potenziamento con gratuità dei trasporti pubblici." Tra le altre proposte, spicca anche la richiesta di "concordare con Austrade la gratuità del transito tra Asti Est e Asti Ovest."
Particolare preoccupazione viene espressa per il periodo natalizio: "Questa situazione rischia di compromettere l'afflusso turistico previsto per il Natale", proponenendo "un piano di parcheggi scambiatori per i visitatori dei mercatini di Natale, impedendo che auto e bus si rechino in centro città."
La conclusione è un chiaro atto d'accusa verso l'amministrazione: "Basta selfie e dirette social, amministrare significa risolvere i problemi. Se i fatti dimostrano la propria incapacità, meglio farsi da parte", conclude il gruppo di consiglieri comunali firmatari della richiesta di un consiglio comunale urgente.