Sanità - 29 ottobre 2024, 18:42

Sanità: siglato l'accordo per la terza tornata di stabilizzazioni per i precari del Servizio sanitario regionale

Soddisfatti i sindacati: "Un importante passo nella lotta al precariato"

Sanità: siglato l'accordo per la terza tornata di stabilizzazioni per i precari del Servizio sanitario regionale

Ieri, presso il Grattacielo della Regione Piemonte, è stato siglato l’accordo con tutte le sigle sindacali - Fp Cgil Piemonte, Uil Fpl Piemonte, Fials Piemonte, Nursind Piemonte e Nursing Up Piemonte - che dà il via alla terza tornata di stabilizzazioni per il comparto sanitario precario del Servizio Sanitario Regionale (SSR).

L’intesa rappresenta un passo nella lotta al precariato e apre le porte alla stabilizzazione per tutto il personale che avrà maturato 18 mesi di servizio entro il 31 dicembre 2024. La misura riguarda anche i lavoratori autonomi con partita IVA e coloro con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (cococo), oltre ai professionisti precari dell’Istituto Zooprofilattico.

Questa operazione si inserisce all’interno di una strategia più ampia volta a rafforzare il settore sanitario regionale e a tutelare le professionalità acquisite, con l’obiettivo di offrire un servizio sanitario sempre più solido e capillare alla popolazione.

"Siamo soddisfatti del percorso intrapreso – ha dichiarato Claudio Delli Carri, segretario regionale del sindacato Nursing Up Piemonte– perché questa terza tornata di stabilizzazioni offre finalmente l’opportunità a molti professionisti infermieri precari di trovare continuità lavorativa e di valorizzare le competenze sviluppate in anni di servizio, compresi i momenti difficili della pandemia. La lotta al precariato resta centrale nelle nostre azioni, e continueremo a perseguire senza sosta l’obiettivo di rafforzare la sanità pubblica del Piemonte.

Gabriele Montana segretario territoriale Nursind Asti, rimarca: "Con questo nuovo accordo, siamo soddisfatti di dare continuità al percorso delle stabilizzazioni e quindi risposte alla precarietà".

Chiarisce Arianna Franco Fp Cgil Asti: "L'accordo costituisce una tappa importantissima verso la stabilizzazione del personale sanitario e il potenziamento occupazionale delle strutture sanitarie e per una tappa e come tale va presa e deve essere sicuramente parte di un percorso organico e sempre in divenire. È necessario che questo primo passo, che va a stabilizzare quelle figure sanitarie che hanno già maturato i 18 mesi all'interno delle strutture sanitarie, punta alla stabilizzazione di quei contratti di collaborazione coordinata continuativa e va a stabilizzare anche alcuni lavoratori autonomi con determinati criteri che collaborano a partita IVA. È sicuramente importante, ma è un pezzetto del percorso da fare, è essenziale che questo percorso di stabilizzazione continui e ritengo che un altro elemento fondamentale sia che la Regione ha comunque confermato la previsione assunzionale delle famose 2000 unità, oltre il normale turnover, quindi io credo che la cosa più importante sia concentrarsi su quell'obiettivo e prendere questo accordo per quel che è, cioè un tassello di un puzzle molto più ampio per far sì che si realizzi davvero un investimento nella sanità pubblica, però detto questo è sicuramente un importante passaggio".

Redazione

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