Un onore mescolato alla gioia e alla commozione, un riconoscimento che, purtroppo arriva postumo, ma che sarebbe stato consegnato a lui stesso se la morte non lo avesse strappato via all'immensa progettualità che aveva.
Ieri a Torino al Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere, in occasione del lancio del poadcast "Le vie della musica", è stata conferita a Massimo Cotto la laurea in Lingue e letterature straniere. Una laurea effettiva che sarebbe stata consegnata a Massimo per i meriti sul campo, ma anche perché in realtà al giornalista astigiano mancavano solo due esami e la tesi.
Poi la chiamata a soli 22 anni a Rai Stereonotte, programma che lo ha lanciato a tutti gli effetti, ha interrotto il ciclo di studi. Ricorda la moglie, Chiara Buratti, che ha ricevuto l'attestato: "Massimo era strafelice per tutti i successi, ma questa storia della laurea non presa per un soffio non gli andava giù e ieri è successa questa cosa bellissima per lui eterno studente e grandioso insegnante. Sono stata invitata per il lancio del poadcast e ho avuto questa bella sorpresa".
Il progetto
Massimo aveva curato solo pochi mesi fa, la realizzazione di un poadcast con allievi e allieve del Dipartimento che si sono raccontati, sotto la sua guida, attraverso la musica: relazioni, memorie, saperi e pensieri dove hanno incontrato le note e i testi delle canzoni, tracciando i percorsi delle identità plurali e aperte di oggi e di domani. La direzione artistica del progetto di Public Engagement si colloca nell’ambito delle iniziative che coniugano lingue, culture e musica condotte dal Dipartimento. Referente scientifica Elena Madrussan.
Grandi emozioni ieri anche per i ragazzi che hanno raccontato il progetto.
Si legge sull'attestato: "Per l'appassionata dedizione allo studio delle letterature straniere e per i brillanti risultati raggiunti".