Cultura e tempo libero - 21 ottobre 2024, 09:49

Sabato ad Asti il portavoce nazionale di Amnesty International Italia

Riccardo Noury toccherà temi attualissimi come la gravità del conflitto in Medio Oriente e il diritto di protesta e manifestazione pacifica in Italia

Riccardo Noury

Riccardo Noury

Alle 10.30 di sabato 26 ottobre, presso la Biblioteca Astense Giorgio Faletti in via Goltieri 3, Asti, si terrà un incontro organizzato dalla struttura astigiana di Amnesty International. L’evento vedrà la partecipazione di Riccardo Noury, portavoce nazionale di Amnesty International Italia, che discuterà della crescente gravità del conflitto in Medio Oriente e del diritto di protesta e manifestazione pacifica, sempre più minacciato in Italia e nel mondo.

L’incontro sarà un’opportunità per conoscere meglio la struttura locale di Amnesty International, le sue campagne e le attività in corso, oltre alle proposte formative e ai programmi di educazione ai diritti umani destinati alle scuole.

Nell'ambito di dichiarazioni rilasciate nelle scorse settimane, Noury ha sottolineato l’urgenza di un cessate il fuoco e del rispetto del diritto internazionale nel conflitto israelo-palestinese, criticando l’assenza di progressi significativi a un anno dall’inizio delle ostilità: "Non ci sono stati progressi significativi verso la pace o la liberazione degli ostaggi, e le atrocità continuano senza sosta", ha affermato.

Noury ha altresì citato il rapporto 2023-2024 di Amnesty International sulla situazione dei diritti umani nel mondo, affermando che è stato rilevato un preoccupante regresso delle democrazie ai livelli del 1985. Con riferimento alla situazione nel nostro Paese, il portavoce di Amnesty International ha criticato il 'Ddl Sicurezza', definendolo un esempio di “cattivismo” che mina profondamente il diritto di protesta pacifica, introducendo nuove criminalizzazioni e rafforzando quelle esistenti. "Le narrazioni pubbliche che stigmatizzano chi rivendica diritti servono a rendere accettabile questo processo di criminalizzazione", ha sostenuto.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Amnesty International Asti via email (s.franzino@amnestypiemontevda.it), su Instagram e Facebook cercando l'account @amnestyasti o visitando i siti https://www.amnesty.it/ e https://www.amnesty.piemontevda.it/

Redazione

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