Attualità - 21 ottobre 2024, 08:02

Nizza Monferrato: nuovo capitolo nella vicenda del cantiere della scuola Rossignoli

Il sindaco Nosenzo ha risposto a una interrogazione di Nizza Futura e attende dati oggettivi prima di convocare la commissione di verifica sulle presunte irregolarità segnalate

Nizza Monferrato: nuovo capitolo nella vicenda del cantiere della scuola Rossignoli

A Nizza Monferrato un nuovo capitolo si aggiunge alla vicenda del cantiere della scuola Rossignoli, in seguito alle gravi preoccupazioni trapelate riguardo alla stabilità strutturale di alcuni pilastri.

Il sindaco Simone Nosenzo risponde alla seconda interpellanza del gruppo consiliare Nizza Futura, ricostruendo i fatti dal principio.

Nella risposta viene spiegato che la denuncia è partita da un messaggio inviato dal titolare dell’azienda sub-affidataria, che ha sollevato dubbi sulla corretta esecuzione dei lavori, facendo emergere presunte irregolarità nella costruzione.

Il 19 settembre 2024, il titolare ha inoltrato un messaggio tramite WhatsApp, dichiarando la "ferma volontà di non voler proseguire i lavori" presso il cantiere. Nella sua comunicazione, ha sottolineato che dieci pilastri portanti del blocco centrale presentavano difformità, in particolare l’assenza di squadre metalliche di supporto sostituite da ferri sospesi a 60 cm dal suolo, una pratica che potrebbe portare a "disastrose ed immani conseguenze". L’imprenditore ha inoltre affermato che tali interventi erano stati imposti dal responsabile del cantiere con l’obiettivo di permettere alla committenza di percepire lo stato avanzamento lavori (SAL).

"La nostra coscienza non ci permette di costruire una scuola per bambini in queste condizioni", scrive ancora il titolare, specificando che i suoi operai sono pronti a testimoniare in qualunque sede. La richiesta è chiara: demolire e ricostruire i pilastri incriminati.

In risposta a tali preoccupazioni, come ha spiegato il primo cittadino in conferenza stampa, il RUP (Responsabile Unico del Procedimento), incaricato dalla stazione appaltante, ha chiarito che i controlli diretti in sito non rientrano tra i suoi compiti, come previsto dalla normativa sugli appalti pubblici. In particolare, la stazione appaltante ha un contratto con un raggruppamento temporaneo d'imprese (RTI) guidato dalla ditta vincitrice della gara d’appalto, con il Consorzio ITM come mandante. Secondo il RUP la responsabilità per la corretta esecuzione dei lavori ricade sul contraente principale e non sulla società sub-affidataria.

Il quadro normativo che regola i lavori pubblici evidenzia come i controlli diretti sui lavori siano affidati ai tecnici incaricati dalla ditta appaltatrice. Tuttavia, il coinvolgimento di una catena di sub-affidatari crea complessità, aprendo scenari di potenziale conflitto legale su chi debba effettivamente rispondere delle difformità strutturali.

In attesa dei risultati delle verifiche tecniche, persiste una certa incertezza. Come sottolineato dal RUP, senza dati oggettivi una commissione di verifica sarebbe stata prematura. Tuttavia, il 18 ottobre 2024 si è svolto un ulteriore sopralluogo, a cui hanno partecipato tutte le parti coinvolte. Durante l’incontro, l’azienda sub-affidataria ha illustrato in dettaglio le difformità riscontrate, e i tecnici hanno stabilito un piano di verifica, promettendo che ogni decisione sarà presa nell'interesse della sicurezza.

Il 26 settembre 2024 è stata convocata una visita di collaudo in cantiere. Presenti all'incontro erano l'ingegnere collaudatore in corso d'opera, l'ingegnere direttore dei lavori strutturali, e rappresentanti delle due aziende. Durante la visita, sono state discusse le modalità di verifica dei pilastri segnalati come difformi.

Per verificare la fondatezza delle affermazioni, è stata programmata una demolizione puntuale di uno dei pilastri oggetto della contestazione, identificato come il pilastro P.2.07. Saranno inoltre effettuate prove di estrazione sui ferri per rilevarne la corretta profondità d'ancoraggio, con l’obiettivo di determinare eventuali difformità.

La vicenda della scuola Rossignoli getta ombre preoccupanti sul rispetto delle normative di sicurezza nei cantieri pubblici. Mentre le verifiche continuano, la tensione tra le imprese coinvolte resta alta, nell’attesa di risposte definitive su una questione che potrebbe trasformarsi in un vero scandalo edilizio.

Francesco Rosso

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU