Cultura e tempo libero - 19 ottobre 2024, 12:58

Riparte ad Asti il Festival dei Giovani Musicisti Europei

Da venerdì 25 ottobre a sabato 30 novembre il Verdi ospiterà i concerti di alcuni dei solisti più interessanti del panorama musicale europeo

Il Trio Salomé protagonista del concerto di apertura venerdì 25 ottobre

Il Trio Salomé protagonista del concerto di apertura venerdì 25 ottobre

Venerdì 25 ottobre ad Asti tornerà per il terzo anno il Festival dei Giovani Musicisti Europei, storica rassegna concertistica concepita e portata avanti per anni a Mondovì dall’associazione Linos Cultura del compianto Lutz Lüdemann e che dal 2022 viene organizzata dalla Fondazione Academia Montis Regalis in collaborazione con l’Associazione I Musici di Santa Pelagia, sotto la direzione artistica del Maestro Maurizio Fornero. 

Confermando il collaudato format di una rassegna entrata da molti anni nel cuore degli appassionati di musica da camera, anche quest’anno il pubblico potrà ascoltare alcuni dei giovani musicisti più promettenti del panorama concertistico internazionale, che nel corso dei cinque concerti in programma tratteggeranno un variegato affresco di due secoli di storia della musica, ponendo particolare attenzione sulla grande cameristica del Tardo Romanticismo e sul repertorio vocale e strumentale fiorito in Francia a cavallo tra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo.


La rassegna si aprirà venerdì 25 ottobre alle ore 21 nella Sala da Concerti del Civico Istituto di Musica “Giuseppe Verdi” di Via Natta 22 (sede che ospiterà tutti i cinque concerti della rassegna) con Viaggio attraverso i secoli, concerto che vedrà protagonista il Trio Salomé, ensemble fondato nel 2023 dalla clarinettista taiwanese Hsin-Yuan Huang, dal violoncellista italo-francese Loïs Torina e dal pianista francese Hugo Tea. Il programma sarà imperniato su tre opere concepite per un organico piuttosto inconsueto, ma che comprende diverse gemme di valore assoluto, tra cui le tre opere in programma, che abbracciano un orizzonte temporale di oltre un secolo e mezzo. Il concerto si aprirà con il Trio op. 114, capolavoro dell’estrema maturità di Johannes Brahms, che con questo brano e il coevo Quintetto op. 115 ha tramandato le sue profonde riflessioni sul senso dell’esistenza umana. Di tutt’altro carattere è invece il Trio op. 11 di Ludwig van Beethoven, una delle opere cameristiche che il Titano di Bonn compose nei primi anni della sua permanenza viennese, quando – ancora in salute – era considerato tra gli ospiti più ambiti dei raffinati salotti della capitale asburgica. In conclusione, il Trio Salomé farà scoprire un brano pressoché sconosciuto alle nostre latitudini ma di grande interesse di Robert Muczynski, compositore americano di origine polacca, scomparso nel 2010.
 

Due settimane dopo, sabato 9 novembre alle ore 17.30 il pubblico astigiano potrà conoscere una vera enfant-prodige del panorama concertistico europeo. Come si potrebbe definire diversamente Martina Meola, una pianista di non ancora 12 anni (li compirà pochi giorni del concerto) che può già contare al suo attivo un curriculum invidiabile, che comprende la vittoria in diversi prestigiosi concorsi internazionali e parecchi concerti che l’hanno vista acclamata dal pubblico non solo in Italia, ma anche in diversi paesi europei? Al “Verdi” Martina Meola proporrà un programma che abbina il soffuso romanticismo di Fryderyk Chopin alla geniale brillantezza della Sonatina di Maurice Ravel – brano tecnicamente molto complesso, a dispetto del suo nome – e lo stile originale del grande concertista francese Charles-Valentin Alkan allo sbrigliato virtuosismo della Rapsodia ungherese n. 11 di Franz Liszt e dell’Allegro de Concierto di Enrique Granados, autore spagnolo poco conosciuto nel nostro paese, che perse tragicamente la vita nell’affondamento della nave su cui viaggiava per cercare di salvare la sua adorata moglie.


Enrique Granados sarà presente anche nel concerto successivo – in programma al “Verdi” sabato 16 novembre alle ore 17.30 – che vedrà protagonista Maria Sá Silva, straordinaria arpista portoghese, unanimemente considerata dagli addetti ai lavori tra le soliste più brillanti del suo strumento oggi in circolazione. Intitolato semplicemente Saudade, il programma del suo concerto declina il tema della nostalgia in alcune delle sue infinite sfumature, mettendo talvolta a confronto un’allegria di facciata con un profondo malessere interiore ed esprimendo così uno degli stati d’animo dolorosamente più presenti nel mondo in cui viviamo. Oltre a eseguire una Danza Española di Granados, Maria Sá Silva farà scoprire al pubblico astigiano l’arte intensamente espressiva di Carlos Paredes, ispirato interprete dell’animo lusitano, insieme a una fascinosa silloge di altri brani molto amati di Isaac Albéniz (la bellissima Asturias dalla celebre Suite Española), Manuel de Falla (la vivace Danza spagnola n. 1 dall’opera La vida breve) e una travolgente fantasia di Carlos Salzedo basata sul tema di Granada di Agustín Lara, canzone resa famosa in tutto il mondo da una nutrita legione di cantanti, tra cui Mario Del Monaco, Luciano Pavarotti e Claudio Villa.


Sabato 23 novembre alle ore 17.30 nello storico istituto di musica saranno di scena due solisti ormai del tutto affermati, ossia il flautista monregalese Alberto Navarra e il pianista abruzzese Leonardo Pierdomenico, entrambi vincitori di numerosi concerti di grande prestigio e protagonisti in molte delle sale da concerto più importanti del mondo. Il loro programma, dal titolo molto emblematico di La flûte fantastique, accompagnerà il pubblico in un ammaliante viaggio dal raffinato Classicismo di Mozart – di cui verrà eseguita la Sonata K. 378, concepita in origine per violino e pianoforte – al Romanticismo di Robert Schumann, per approdare poi allo stimolante repertorio cameristico del Novecento storico, rappresentato dalla Sinfonische Kanzone del tedesco Sigfrid Karg-Elert e dalla Sicilienne et Burlesque del torinese Alfredo Casella, un brano quest’ultimo ricco di personalità, teneramente elegiaco nella Sicilienne e vivacemente umoristico nella Burlesque, che consente di apprezzare la grande statura artistica di uno degli esponenti di punta della Generazione dell’Ottanta, il gruppo di giovani compositori che nei primi decenni del XX secolo osò confrontarsi con i sommi operisti del Verismo.


L’ultimo appuntamento del Festival dei Giovani Musicisti Europei avrà luogo il sabato successivo, sabato 30 novembre alle ore 17.30, quando a salire sul palco del “Verdi” saranno il soprano Jennifer Turri e il baritono Martin Csölley, entrambi solisti dell’Accademia di Arte Lirica di Osimo, e i pianisti Ludovico Falqui Massidda e Mayaka Nagakawa, solisti dell’Accademia “Incontri con il Maestro” di Imola. Il programma del loro concerto dal titolo In Francia, a cavallo di due secoli, sarà imperniato sulla mélodie francese, un genere che si sviluppò tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo parallelamente all’italiana romanza da salotto e che contribuì alla nascita e alla piena affermazione della chanson francese di Édith Piaf e di Charles Aznavour. Di questo scrigno di tesori di intimismo e fascino d’antan saranno eseguite alcune deliziose pagine di Maurice Ravel, Gabriel Fauré e Camille Saint-Saëns, che sapranno suscitare nel pubblico emozioni profonde esattamente come avveniva oltre un secolo fa. Una musica dal fascino senza tempo.
 

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PARTNER DELL’INIZIATIVA
Comune di Asti | Ministero della Cultura | Regione Piemonte | Consiglio Regionale del Piemonte | Fondazione CRT | Fondazione Cassa di Risparmio di Asti | Fondazione Academia Montis Regalis | AIAM | Istituto di Musica “Giuseppe Verdi” di Asti

BIGLIETTI
Ingresso: 5 euro
Per informazioni: segreteria.asti@musicidisantapelagia.com – 0141/1706904 – direttamente in sede in orario 15.30-18.30

CONTATTI
Civico Istituto di Musica “Giuseppe Verdi”
I Musici di Santa Pelagia
Via Natta 22 – Asti
Tel. 0141/1706904
segreteria.asti@musicidisantapelagia.com
www.musicidisantapelagia.com

Redazione

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