Sanità - 17 ottobre 2024, 16:25

Sanità: il Nursind denuncia la grave carenza di infermieri. "Raggiunto solo il 30% dell'obiettivo assunzioni". I dati della Regione

Montana, segretario Nursind Asti: "Piuttosto che aumentare gli stipendi degli infermieri, il governo preferisce assumere dall'estero"

Immagine generica di archivio

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Il sindacato Nursind Piemonte ha lanciato un allarme sulla grave carenza di infermieri nella regione. Secondo i dati emersi dall'Osservatorio regionale, si è raggiunto solo il 30% dell'obiettivo di assunzioni previsto per la fine del 2024.

"Un dato che non ci soddisfa e che difficilmente ci porterà al raggiungimento dell'obiettivo entro fine anno," ha dichiarato il sindacato, sottolineando come le assunzioni previste dall'accordo sull'osservatorio regionale debbano essere aggiuntive al turnover e a tempo indeterminato.

Un quadro preoccupante

Il Nursind ha evidenziato come in Piemonte manchino all'appello circa 6mila infermieri, un dato confermato dallo stesso assessore regionale Riboldi. "A ciò si aggiungono altri fattori allarmanti: il calo delle iscrizioni ai corsi di laurea in infermieristica, la crescente fuga all'estero e verso il privato, e l'avvicinarsi di una 'gobba pensionistica' che porterà via molti infermieri dal sistema sanitario regionale.

"La domanda è, a fronte di questi numeri preoccupanti, cosa si intende fare?" si chiede il sindacato.

L' Astigiano

Il segretario territoriale Nursind di Asti, Gabriele Montana, ha dipinto un quadro ancora più critico della situazione nella sua provincia. Secondo Montana, l'Asl At potrà attingere solo da una graduatoria di mobilità limitata e non ha le risorse per assumere nuovi infermieri a tempo indeterminato.

Montana ha inoltre espresso forti perplessità sulla soluzione di ricorrere a infermieri provenienti dall'India: "Chiamare i colleghi dall'estero è indice del fatto che sta continuando il trend di depotenziamento e definanziamento della sanità pubblica. Il governo piuttosto che aumentare gli stipendi degli infermieri così da fermare l'esodo di coloro che hanno investito e sono cresciuti nelle nostre ottime università, preferiscono assumere colleghi dall'estero x i quali il nostro stipendio è più che attraente a confronto di quello che riceverebbero nel loro paese per non dire poi delle condizioni di lavoro in generale".

Le richieste del Nursind

Il sindacato ha ribadito la necessità di aprire un tavolo di crisi per attuare interventi immediati e rendere la professione infermieristica più attrattiva. Tra le richieste del Nursind ci sono politiche incentivanti e una valorizzazione maggiore della figura dell'infermiere.

"Gli infermieri dall'India non sono certo la soluzione che la categoria si aspetta," ha concluso il sindacato.

L'osservatorio e i dati presentati dalla Regione

"Entro due mesi l’Osservatorio sulle assunzioni incontrerà tutte le Aziende sanitarie per approfondire ulteriormente le esigenze che riguardano i fabbisogni del personale sanitario".
È quanto annunciato dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore alla Sanità Federico Riboldi al termine della riunione dell’Osservatorio sulle assunzioni del personale sanitario, nel corso della quale sono stati presentati i dati aggiornati delle assunzioni e il cronoprogramma in vista dei prossimi mesi.

L’accordo tra Regione, sindacati, aziende sanitarie e atenei piemontesi siglato a luglio del 2023 prevedeva la predisposizione da parte delle Aziende sanitarie di un’analisi dello status delle esternalizzazioni, per definire progetti di re-internalizzazione pari ad almeno al 20% della quota complessiva su base regionale, quantificata in 136 milioni di euro entro dicembre 2024.

"L’obiettivo, in base ai dati aggiornati a settembre del 2024, è stato raggiunto al 92% con progetti di re-internalizzazioni che hanno determinato un risparmio di oltre 25 milioni di euro".

La Regione fa sapere che da luglio 2023 a settembre 2024 sono state assunte nella sanità piemontese, al netto del turn over, 1273 persone.

Di queste 980 (65% dell’obiettivo) sono personale del comparto, e in particolare si tratta di 434 figure nel ruolo sanitario, 364 nel ruolo socio-sanitario, 182 nel ruolo tecnico, professionale, amministrativo.

Per quanto riguarda la dirigenza, finora sono state assunte 293 persone (59% dell’obiettivo), di cui 199 medici, veterinari, odontoiatri, 74 della dirigenza sanitaria non medica, 20 della dirigenza professionale, tecnica ed amministrativa.

"Questa operazione è avvenuta in un contesto che tiene conto delle rinunce da parte di un rilevante numero di operatori sanitari vincitori di concorso e del ricorso al Tar relativo al concorso per 226 posti da infermieri che in parte hanno rallentato il percorso di assunzioni. In questo contesto incide positivamente la legge regionale 19/24 che proroga le graduatorie del servizio sanitario, consentendo alle aziende sanitarie di avere a disposizione, per un ulteriore anno, un importante numero di candidati idonei rapidamente contrattualizzabili, senza dover procedere ad un concorso che determinerebbe ulteriori costi".

"L’Osservatorio è uno strumento utile che sta dando buoni risultati. Proprio per questo abbiamo deciso di intensificare gli incontri approfondendo con le singole aziende le questioni che sono emerse nel corso dell’incontro di oggi - sottolinea l’ assessore alla Sanità Federico Riboldi. In un anno abbiamo assunto 1.273 persone: sono numeri assolutamente positivi che assieme alle maggiori risorse ottenute con il riparto del fondo sanitario, l’aumento dei fondi Inail per l’edilizia sanitaria e le risorse che in Conferenza delle Regioni puntiamo ad ottenere grazie al maggior stanziamento del Governo a favore della sanità ci consentono di affrontare con più serenità i principali problemi che sono al centro della nostra agenda di lavoro".


 

Redazione

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