Economia e lavoro - 15 ottobre 2024, 15:20

Gli immigrati sono sempre più un pilastro dell'economia italiana

Lo afferma una ricerca della Fondazione Leone Moressa. Nell'Astigiano gli stranieri sono l'11,3% dei residenti e versano complessivamente 37 milioni di Irpef

Migranti in fila per il permesso di soggiorno

Migranti in fila per il permesso di soggiorno

Il Rapporto annuale 2024 della Fondazione Leone Moressa - istituto veneziano di ricerca economica che si occupa di studi e analisi sui fenomeni migratori, con particolare attenzione agli aspetti economici e sociali legati all'immigrazione - mette in luce il contributo essenziale degli immigrati all’economia italiana. Secondo la ricerca, la presenza straniera in Italia, che conta 5,1 milioni di residenti (pari all'8,7% della popolazione), è una risorsa imprescindibile, non solo per contrastare il declino demografico, ma anche per sostenere settori chiave del mercato del lavoro.

Il rapporto di quest'anno sottolinea come la popolazione straniera in Italia sia mediamente più giovane degli italiani, con un'età media di 35,7 anni contro i 46,9 degli italiani. Inoltre, il tasso di natalità tra gli stranieri è decisamente più elevato, con 10,4 nati ogni mille abitanti, rispetto ai 6,3 degli italiani. Questo dato rappresenta un argine all'invecchiamento della popolazione e assicura un ricambio generazionale, cruciale per il futuro del paese.

Sul fronte occupazionale, gli immigrati hanno superato le difficoltà legate alla pandemia, raggiungendo un tasso di occupazione del 61,6%, con 2,4 milioni di lavoratori attivi. Questo segmento della forza lavoro contribuisce alla produzione di un valore aggiunto stimato in 164,2 miliardi di euro, corrispondente all'8,8% del PIL nazionale.

Analizzando i dati locali, la provincia di Asti emerge con una presenza straniera del 11,3%, pari a 23.467 individui su un totale di 207.951 residenti. Anche gli immigrati nella nostra provincia svolgono un ruolo vitale nel tessuto economico del territorio, con 20.455 contribuenti stranieri (13,1% del totale) che versano complessivamente 37 milioni di euro in Irpef. Nonostante il reddito medio degli immigrati nella provincia, pari a 15.500 euro, sia inferiore di 8.860 euro rispetto alla media italiana, il loro contributo resta determinante per il funzionamento del sistema economico locale.

Questi dati dimostrano come l’integrazione degli immigrati sia un fattore chiave non solo per il presente, ma anche per il futuro dell’economia italiana, con effetti significativi anche a livello regionale.

Gabriele Massaro

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