Economia e lavoro - 09 ottobre 2024, 17:14

Il Piemonte brilla agli Oscar del turismo digitale: doppio riconoscimento per la regione

Lusinghiero terzo posto per Langhe Monferrato Roero nella categoria delle destinazioni più amate dai turisti stranieri, con marcata crescita di Nizza Monferrato, Barbera e Canelli

Giovanna Quaglia, presidente dell'Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli, con sullo sfondo una delle colline Unesco

Giovanna Quaglia, presidente dell'Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli, con sullo sfondo una delle colline Unesco

Il Piemonte si conferma tra le destinazioni turistiche più attrattive d'Italia, conquistando due importanti riconoscimenti agli "Oscar del turismo" assegnati oggi a Rimini nell'ambito del TTG Travel Experience, la principale manifestazione italiana dedicata alla promozione del turismo internazionale.

Il premio "Italia Destinazione Digitale", giunto alla sua nona edizione, ha visto la regione distinguersi in due categorie: il Premio Speciale Cashless Destination, riconoscendo il Piemonte come la destinazione italiana con il maggior utilizzo di transazioni elettroniche, e un prestigioso terzo posto per Langhe Monferrato Roero nella categoria delle destinazioni più amate dai turisti stranieri in Italia.

I riconoscimenti, assegnati da The Data Appeal Company – Gruppo Almawave, si basano su un'analisi approfondita di 32 milioni di "tracce digitali" raccolte tra settembre 2023 e agosto 2024, che hanno permesso di monitorare quasi 800 mila punti di interesse turistico in tutta Italia. Le classifiche sono generate attraverso l'analisi di dati, commenti e recensioni online, elaborati mediante algoritmi e Intelligenza Artificiale.

Il successo del territorio Langhe Monferrato Roero, che si posiziona sul podio delle mete preferite dai visitatori internazionali, assume particolare rilevanza considerando il contesto turistico nazionale attuale. Secondo il report "Tutti i dati d'Italia 2024", presentato durante la cerimonia, gli stranieri rappresentano il 58,2% dei visitatori in Italia, con un aumento dell'1,5% rispetto all'anno precedente. I principali mercati di provenienza sono Germania, Francia, Regno Unito e Spagna, con una soddisfazione media generale che si attesta su un notevole 84/100.

Il riconoscimento come destinazione cashless evidenzia inoltre la modernizzazione del sistema turistico piemontese, aspetto sempre più rilevante considerando le tendenze del turismo internazionale. Questo premio sottolinea l'efficacia delle strategie regionali nell'adattarsi alle esigenze di un turismo sempre più digitalizzato.

L'analisi dei dati mostra anche prospettive incoraggianti per il futuro: nonostante un generale aumento delle tariffe del settore turistico (oltre il 9% negli ultimi 12 mesi), le prenotazioni per il prossimo semestre mostrano un incremento del 7,4% dei passeggeri confermati sui voli, trainato in particolare da turisti stranieri, tra cui tedeschi e francesi, mercati di riferimento per il turismo piemontese.

Questi riconoscimenti confermano il Piemonte come destinazione turistica d'eccellenza, capace di coniugare l'offerta tradizionale - con particolare riferimento all'enogastronomia di Langhe, Roero e Monferrato - con servizi moderni e digitalizzati, rispondendo alle esigenze di un turismo internazionale sempre più esigente e connesso.

Dieci anni di UNESCO nelle Langhe: un impatto da 121 milioni di euro

Nello stesso prestigioso contesto del TTG Travel Experience, è stato presentato anche uno studio approfondito che rivela, a dieci anni dal riconoscimento UNESCO dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, l'impatto significativo dell'iscrizione nella World Heritage List sul territorio piemontese. La ricerca ha analizzato gli effetti sociali, economici e comunicativi dell'importante riconoscimento.

Lo studio, condotto dalla società formules su 200 comuni (101 compresi nel sito UNESCO e 99 nelle aree limitrofe), ha coinvolto oltre 500 stakeholder territoriali attraverso questionari e focus group, analizzando 51 serie storiche di dati pre e post nomina UNESCO.

I risultati mostrano un ritorno economico stimato di circa 121 milioni di euro, con impatti significativi su diversi settori. Il mercato immobiliare ha registrato un aumento delle compravendite del 93% nelle zone core e dell'82% nelle zone buffer tra 2014 e 2022, con il Monferrato che emerge come l'area più dinamica.

Sul fronte turistico, tutte le sei zone del Sito hanno registrato una crescita significativa di arrivi e presenze, con un particolare incremento del turismo internazionale confermato dal 92% degli intervistati. Le zone di Nizza Monferrato, Barbera e Canelli hanno mostrato la crescita più marcata di visitatori stranieri, mentre la Langa mantiene i valori assoluti più elevati.

Interessante il divario nelle preferenze tra turisti italiani e stranieri: i primi prediligono le zone buffer, mentre i secondi optano per le zone core, più note a livello internazionale. Il settore ricettivo ha risposto a questa crescita con un'espansione significativa dell'offerta extra-alberghiera, che ha registrato aumenti fino al 93% in alcune zone.

La visibilità mediatica del territorio è cresciuta notevolmente: sono stati censiti 330 articoli in 16 lingue e 45 paesi, con pubblicazioni su testate di prestigio internazionale come The New York Times, The Wall Street Journal e Le Figaro.

Giovanna Quaglia, presidente dell'Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli, ha sottolineato: "Se è innegabile l'aumento della visibilità del Sito a livello nazionale e internazionale, con conseguenti benefici per l'industria turistica e lo sviluppo dell'economia locale, è anche importante prendere atto che a trainare questi risultati sono specifiche zone e comuni di eccellenza. Diventa cruciale sviluppare strategie che considerino le diverse identità territoriali, aumentando la consapevolezza del valore del brand UNESCO senza perdere di vista la tutela delle nostre radici".

Bruno Bertero, direttore dell'Associazione, ha aggiunto: "Il nostro è un paesaggio 'vivente', testimone del rapporto positivo tra uomo e natura. L'attività umana legata alla viticoltura e alla gastronomia, fatta di tradizioni e antichi saperi, è la vera autenticità di Langhe-Roero e Monferrato. Preservare un territorio richiede grande sforzo, e analizzare i dati diventa fondamentale per identificare le corrette strategie di gestione future".

Lo studio ha anche evidenziato alcune criticità: il 96% degli intervistati conosce il Sito UNESCO, ma solo il 49% ne comprende la reale geografia. Inoltre, il 27% non è consapevole delle ragioni dell'attribuzione del Valore Universale, mentre la coltivazione di vitigni autoctoni risulta sottovalutata, citata solo dall'8% dei rispondenti.

Redazione

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