Cronaca - 07 ottobre 2024, 10:53

Tragedia alla Podistica del tartufo a Montiglio: un medico astigiano il primo a tentare le manovre salvavita al podista poi deceduto

Federico Sacco Botto, impegnato sullo stesso percorso della vittima, ha fatto il massaggio cardiaco in attesa dell'immediato arrivo dell'ambulanza

Gianni Casula deceduto a Montiglio

Gianni Casula deceduto a Montiglio

La tragedia di ieri alla 18esima edizione della Podistica del Tartufo di ieri, domenica 6 ottobre, ha scosso il mondo dello sport e degli eventi, funestando una manifestazione amata e nata sotto l'insegna della sana competizione.

Gianni Casula, appassionato ed esperto podista di 69 anni, è deceduto durante la competizione. Sardo, ma residente a Trino Vercellese, era molto conosciuto nel mondo della corsa, che frequentava da 50 anni.

Un malore che lo ha colpito poco prima di metà gara gli è stato fatale; tra i primi a prestargli soccorso un medico astigiano, Federico Sacco Botto, a sua volta impegnato sul medesimo percorso che tentato di rianimarlo praticandogli il massaggio cardiaco ma purtroppo, nonostante l'arrivo rapidissimo dell'ambulanza di gara, per Casula non c’è stato nulla da fare.

In Piemonte Casula era arrivato negli anni '70 al seguito del padre, Angelo, carabiniere in servizio a Trino: lui, dopo aver lavorato alla Sogin, si era dedicato al mondo del volontariato, settore nel quale era era conosciutissimo e apprezzato. La notizia della sua morte ha destato grande dolore a Trino e nell'Astigiano.

Betty Martinelli

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