Politica - 05 ottobre 2024, 10:48

"Nel carcere di Asti situazione migliore ad altre strutture, ma pesa una mancanza regolare del Serd [VIDEOINTERVISTA]

Il consigliere regionale di Avs Giulia Marro evidenzia criticità e propone soluzioni per migliorare le condizioni dei detenuti

Giulia Marro

Giulia Marro

La consigliera regionale di Avs (Alleanza Verdi Sinistra) Giulia Marro ha recentemente effettuato una visita ispettiva alla casa circondariale di Asti, rivelando una situazione complessivamente migliore rispetto ad altre strutture, ma non priva di criticità. 

Tra i punti di forza emergono le condizioni di vita dei detenuti e la qualità dell'edificio, mentre le principali problematiche riguardano la carenza di personale del SERD e la scarsa presenza di opportunità lavorative per i detenuti. 

Quali sono state le sue impressioni principali dopo la visita alla casa circondariale di Asti?

 È stata la prima casa di reclusione che ho visitato, dopo aver visto diverse case circondariali. Le condizioni di vita dei detenuti e l'edificio sono migliori rispetto ad altre strutture visitate. Attualmente ci sono 143 detenuti più 16 in articolo 21.

Quali criticità avete riscontrato?

La criticità principale è la mancanza di una presenza regolare del Serd (Servizio per le Dipendenze) a causa di carenza di organico. Inoltre, il SERD non può prendere in carico detenuti senza residenza nella zona dell'istituto, creando problemi soprattutto per i detenuti fuori regione. Un'altra criticità è la scarsa presenza di aziende e cooperative che offrano formazione e lavoro ai detenuti.

Ci sono stati miglioramenti nell'area educativa e sanitaria?

Nell'area educativa abbiamo riscontrato un numero sufficiente di educatori, con attività positive. Anche l'area sanitaria riesce a rispondere alle esigenze, ma segnalano la problematica del SERD. C'è preoccupazione per l'invecchiamento della popolazione carceraria, che richiederà maggiore assistenza sanitaria in futuro.

Qual è la situazione riguardo al personale di polizia penitenziaria?

 C'è una carenza di 20 agenti e 20 sotto ufficiali. La mancanza di sotto ufficiali preoccupa particolarmente la direzione, in quanto sono essenziali per formare i nuovi agenti. Dovrebbero arrivare nuovi sotto ufficiali, ma al momento sono bloccati in un progetto a Roma.

Come si colloca Asti rispetto alle tensioni verificatesi in altre carceri italiane?

Asti, essendo una casa di reclusione, non è stata particolarmente toccata dalle tensioni. Non ci sono state segnalate aggressioni, tentativi di suicidio o comportamenti autolesionisti dall'inizio dell'anno. 

Quali sono le vostre proposte per migliorare la situazione?

Come gruppo Alleanza Verde e Sinistra, vogliamo lavorare per migliorare la presenza e il regolamento del SERD nelle carceri. Inoltre, proponiamo di creare una normativa regionale che uniformi l'uso dei farmaci e il trattamento delle problematiche di salute in tutte le carceri del Piemonte, per evitare disparità e tensioni quando i detenuti vengono trasferiti.

 La videointervista completa

 

Alessandro Franco


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