90 secondi di salute & wellness - 27 settembre 2024, 18:00

“La salute delle articolazioni: movimento, integrazione e alimentazione”

Nuovo appuntamento con la rubrica a cura delle dottoresse Melika Myftaraj e Marta Turello

“La salute delle articolazioni: movimento, integrazione e alimentazione”

Quando ci chiniamo scricchioliamo? Sarà perché con il tempo diventiamo croccanti!

Ridiamoci su per parlare dei Nutraceutici osteo e condroprotettivi.

Per mantenere la salute di osso ed articolazioni possono esserci di aiuto alcuni nutraceutici = composti di derivazione alimentare che agiscono per ridurre la componente infiammatoria articolare.

Si parla molto di COLLAGENE tra gli integratori ma come deve essere per aver migliore efficacia ? *IDROLIZZATO (di tipo 2) innanzitutto perche’ se il Collagene non è idrolizzato non passa la barriera gastrica ed allora abbiamo buttato via i soldi …tanto valeva mangiare la cartilagine del pollo arrosto o la gelatina della carne in scatola…chiaramente senza efficacia terapeutica e non solubili in acqua. il Collagene può essere di tipo 1&3 con un tropismo specifico per il derma, i muscoli e le parete dei vasi sanguigni, oppure *di tipo 2 = componente fondamentale delle cartilagini, alle quali conferisce resistenza e mobilità.

Ma come possiamo integrare questi Nutraceutici?

Se pratichiamo SPORT usuranti al livello articolare come: il Tennis, il Running, lo Sci e Sport di Squadra, si possono fare dei cicli di almeno 28 giorni con integratori a base di collagene (e/o precursori come la glucosammina solfato ed il condroitin solfato) almeno 3 volte l’anno, oppure ai primi sintomi di infiammazione articolare prevenire con un ciclo di un mese senza interruzioni.

Se, invece, siamo semplici camminatori, superiamo i 60 anni o siamo donne in menopausa e notiamo un peggioramento delle RIGIDITA’ ARTICOLARI ; l’integrazione va valutata in base alle abitudini e stili di vita. Sicuramente in tutti questi casi possiamo trarre beneficio da cicli di integrazione mensili con Collagene Idrolizzato di tipo 2 (da 5 a 10 grammi/die).

Ricordiamoci sempre di mantenere una buona IDRATAZIONE, l’acido ialuronico che e’ una componente del liquido sinoviale naturalmente presente nelle articolazioni ha bisogno di acqua per migliorare la viscosita’ e lubrificazione dell’articolazione!

Infine, anche gli Omega3 sono importanti per la salute delle articolazioni: questi acidi grassi “buoni” infatti producono prostaglandine antiinfiammatorie aiutando così a rallentare la progressione dell’osteoartrosi.

Il tessuto osseo è costituito anche da una componente minerale, principalmente rappresentata da cristalli di Sali di Calcio e Fosforo (contenuto, ad esempio, in alcuni formaggi freschi, nella sogliola, nei cereali come quinoa e farro, noci pecan, etc), ma anche di Magnesio (contenuto, ad esempio, nel miglio decorticato, noci brasiliane, fagioli cannellini, pinoli, cioccolato fondente al 70%, etc)e altri elementi che conferiscono all’osso la sua rigidità e robustezza. Vediamo insieme alcuni consigli su come ottimizzare l’assorbimento del Calcio. Bisogna partire innanzitutto dall’acqua!!! Le acque calciche, con un apporto minimo di 150mg/L, sono la fonte di calcio più biodisponibile (la biodisponibilità indica il grado di un determinato alimento/integratore di essere assorbito nell’intestino) che abbiamo, cerchiamo di berle quotidianamente in associazione alla solita acqua che beviamo. Alcuni esempi di acque ricche di calcio sono l’acqua Uliveto, la San Gemini e la Ferrarelle. I latticini, soprattutto i formaggi freschi, è vero che sono tra gli alimenti che contengono più calcio, ma la loro biodisponibilità è alta solo se consumati con moderazione! Infatti, un abuso di lattici induce una perdita di calcio perché devono smaltire le proteine in eccesso. Alcune verdure sono molto ricche di calcio, come ad esempio il cavolo nero, la verza, la rucola, i broccoli. Altre verdure, come spinaci, la bietola a coste e il rabarbaro, anche se ricche di Calcio, esso non è biodisponibile per la presenza dell’acido ossalico che, nell’intestino, lega il calcio e ne impedisce l’assorbimento. Scegliere di assumere il calcio anche da altre fonti biodisponibili come, ad esempio, la frutta a guscio, le mandorle ne sono molto ricche, i semi oleosi, come semi di sesamo e chia, dal pesce azzurro. Il pesce azzurro se fresco dovrebbe essere consumato con la lisca se conservato va bene anche senza lisca in quanto la combinazione tra la cottura al vapore, l’acidità e conservazione prolungata fa sì che il calcio passi anche nella carne, aumentandone la concentrazione. Limitano o addirittura ostacolano l’assorbimento del calcio alcuni comportamenti alimentari, come ad esempio, un’eccessiva assunzione di proteine animali, un abuso di sodio, fosforo e caffeina. Il consiglio resta sempre lo stesso, mantenere una dieta varia ed equilibrata ci aiuta a prevenire carenze nutrizionali.

Dato il ruolo cruciale che gioca l’attività fisica sia per la prevenzione che per la riabilitazione delle patologie osteoarticolari abbiamo pensato di chiedere un intervento sull’importanza e sul tipo di allenamento che si può fare a un professionista astigiano, il dottor Luca Beccaris, Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche dello Sport, specializzato in preparazioni atletiche e allenamento funzionale.

“L’allenamento con i sovraccarichi (o allenamento della forza) è una pratica che offre numerosi benefici per la salute muscolo-scheletrica e metabolica. Tuttavia, quando si parla di condropatia, una patologia che coinvolge la cartilagine articolare, specialmente delle ginocchia, il tema diventa più delicato. Comprendere come l’allenamento con i pesi possa influenzare questa condizione è fondamentale per promuovere un approccio sicuro ed efficace.

Nonostante la condropatia, l’allenamento con i sovraccarichi non solo può essere praticato, ma può apportare benefici significativi, purché venga eseguito correttamente. Ecco i principali benefici:

Rinforzo muscolare: L’allenamento con i pesi favorisce il rafforzamento dei muscoli circostanti l’articolazione affetta. Muscoli più forti assorbono meglio gli shock e riducono lo stress diretto sulla cartilagine.

Miglioramento della stabilità articolare: Rafforzare i muscoli intorno alle articolazioni aiuta a migliorarne la stabilità, riducendo il rischio di movimenti anomali che possono peggiorare la condropatia. Lavorare sui muscoli stabilizzatori, come quelli del core e dell’anca, può contribuire a un miglior allineamento durante i movimenti.

Aumento del flusso sanguigno: Gli esercizi svolti favoriscono una migliore circolazione locale, contribuendo a fornire nutrienti alla cartilagine e ai tessuti circostanti, promuovendo la rigenerazione e riducendo l’infiammazione.

Gestione del peso: Un peso corporeo eccessivo aumenta il carico sulle articolazioni. L'allenamento con i sovraccarichi può supportare la perdita di grasso corporeo o il mantenimento di un peso ottimale, alleviando la pressione sulla cartilagine e riducendo il rischio di progressione della sintomatologia.

Riduzione del dolore: Studi hanno dimostrato che un programma di allenamento con carichi adeguati, associato a esercizi a basso impatto, può ridurre il dolore articolare. Ciò può essere dovuto all'incremento della forza muscolare, alla maggiore stabilità articolare e al miglioramento della funzionalità.

Per evitare l’aggravamento della condropatia, è fondamentale adottare alcune precauzioni:

Carichi progressivi: Iniziare con carichi leggeri e aumentare gradualmente.

Movimenti controllati: Evitare movimenti rapidi o scatti improvvisi.

Evitare esercizi ad alto impatto: Evitare esercizi come salti o movimenti bruschi.

Migliorare la mobilità e la flessibilità: Integrare esercizi di stretching e mobilità.

Esercizi specifici per l’articolazione colpita: Collaborare con un fisioterapista o un professionista dell’esercizio per sviluppare un programma personalizzato.

L’allenamento con i sovraccarichi può essere un valido alleato per chi soffre di condropatia, migliorando la forza muscolare, la stabilità e la funzionalità articolare, riducendo al contempo il dolore e la progressione della patologia. Tuttavia, è essenziale praticarlo con cautela, seguendo un programma adeguato e adattato alle proprie esigenze, evitando esercizi che possano sovraccaricare le articolazioni già compromesse.”

Per tutti gli amanti dello sport e dell’attività nella natura ricordiamo il bellissimo “TRAIL DELLA BARBERA” Sabato 5 OTTOBRE aperto anche ai camminatori, con partenza da Mongardino tra i boschi e vigneti della collina Astesana! La SALUTE parte sempre dal MOVIMENTO

Dottoresse Melika Myftaraj e Marta Turello

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