A distanza di poco più di un mese dall'episodio di aggressione che si era verificato il 21 luglio al Pronto soccorso dell'ospedale Cardinal Massaia (QUI l'articolo), l'assessore alla Sanità Federico Riboldi è tornato ad Asti (QUI la sua prima visita) per partecipare all'incontro convocato dal prefetto Claudio Ventrice sul tema della sicurezza, presenti il questore, Marina Di Donato, il comandante provinciale dei Carabinieri, Paolo Lando, il comandante del Gruppo della Guardia di Finanza, Antonio Garaglio e rappresentanti dell'Asl.
"Da Asti parte - dichiara Riboldi - un modello virtuoso che vogliamo esportare in tutti i presìdi sanitari del Piemonte. Ringrazio il Prefetto ed il Questore e tutti i rappresentanti delle forze dell'ordine per la loro attenzione concreta ad un tema che è una priorità assoluta per la Regione, in quanto anche una singola aggressione da' un'immagine negativa di tutta la sanità".
"In queste settimane si è lavorato per rafforzare la presenza ed il passaggio delle forze dell'ordine in Ospedale, in aggiunta all'agente di Polizia Giudiziaria già presente in pronto soccorso e la cui funzione di deterrenza è importante. Ora si lavora per un sistema di videosorveglianza attiva sul modello inglese che consenta di intervenire in tempi rapidi"- afferma Riboldi.
Ad Asti recentemente è stato sottoscritto un protocollo tra la Prefettura e le farmacie per il videomonitoraggio in tempo reale delle immagini da parte delle forze dell'ordine: un modello che potrebbe essere esteso anche alle strutture sanitarie.
All'incontro erano presenti anche i rappresentanti della Gecom Securshop che hanno illustrato le possibili soluzioni operative per consentire la messa a punto di tale progettualità, illustrando all’assessore Riboldi eai vertici dell’Asl le opportunità offerte da una piattaforma, che fornisce un prezioso strumento alle sale operative delle forze di polizia per interagire con le utenze collegate e intervenire in modo tempestivo al verificarsi di eventi pregiudizievoli.
In particolare, è stato illustrato come, attraverso tale dispositivo, le sale operative non solo siano in grado di accedere in tempo reale alla scena in cui vi sia stata una specifica attivazione, ma possano anche visionare le immagini dei minuti precedenti all’attivazione stessa, consentendo alle forze dell'ordine un intervento efficace e calibrato sulla base dell’effettivo grado di criticità dell’evento in corso.
"Vogliamo fornire al personale del pronto soccorso, alle guardie mediche e agli operatori più esposti le dotazioni tecnologiche più moderne. Penso anche ad un dispositivo elettronico che consenta di geolocalizzare l'operatore sanitario che subisce un'aggressione. La tecnologia è di grande aiuto alle forze dell'ordine e siamo determinati a risolvere il problema, pur nella consapevolezza che la sicurezza zero è un obiettivo difficile da raggiungere", continua Riboldi, che ringrazia l'Asl di Asti che lavora "non solo sul fronte della sicurezza sensibilizzando il personale e collaborando con le autorità preposte, ma anche per migliorare il decoro degli spazi esterni e delle zone di accesso per i cittadini".