Attualità - 22 agosto 2024, 19:07

Aspettando il Palio: Castell'Alfero. "Ci aspettiamo che la Dea bendata si ricordi di noi dopo le problematiche avute negli ultimi anni"

A montare con i colori bianco azzurro e oro torna quest'anno Francesco Caria, detto "Tremendo"

(Merphefoto)

(Merphefoto)

C'è aria di fiducia a Castell'Alfero, comune che ha vinto il Palio due volte, in un bis portato a termine nel 1997 e 1998 da Claudio Bandini e il mitico cavallo Pierino. 

"Per il Palio 2024, come per tutti i precedenti, si lavora moltissimo praticamente tutto l'anno - spiega il rettore Fabrizio D'Agostino -   dalla conclusione del precedente ci troviamo e analizziamo tutte le situazioni positive e negative per trarne miglioramenti". 

"Sicuramente il gruppo con tutti i responsabili e le commissioni hanno davvero fatto un grande lavoro, un lavoro di 364 giorni di passione, unione e comunità che nel tempo é decisamente aumentata - continua -   Ci aspettiamo innanzitutto che la dea bendata si ricordi di noi dopo le vicissitudini e problematiche avute negli ultimi anni, come ad esempio l'anno scorso il cambio di monta obbligatorio a causa dell'infortunio di Gianluca Fais a poco più di una settimana dalla corsa, quest'anno le nostre speranze e aspettative sono rivolte in Francesco Caria, con cui si é creato immediatamente un gran feeling e dallo scorso autunno siamo a stretto contatto quotidiano per riportare il più in alto possibile i nostri colori"

Fiducia massima quindi in "Tremendo":  "Ritengo sia un gran fantino e ottimo professionista già partecipante con la nostra giubba nel 2011 e protagonista con ottimi risultati nei vari Palii corsi quest'anno. Quest'anno le varie commissioni e gruppi grazie all'impegno e appunto al duro e costante lavoro hanno portato ottimi risultati come il ritorno a partecipare al paliotto, le varie manifestazioni e cene a cui hanno partecipato un gran numero di persone, di conseguenza sono convinto che il duro lavoro debba portare finalmente il giorno della corsa un risultato positivo. Dal martedì iniziano i nostri cenini che porteranno alla cena propiziatoria del sabato, per noi novità in quanto eravamo uno dei comitati che la svolgevano il venerdì, saremo presenti e apriremo le previsite il mercoledì e saremo in piazza San Secondo giovedì sera per la presentazione dei fantini". 

La settimana del Palio

 

Il tema di sfilata 

 

Medioevo superstizioso 

Tutto il Medioevo fu condizionato dalla superstizione. Fu in questo periodo che si diffuse la paura della stregoneria contro cui la Chiesa proponeva simboli e devozioni: l’acqua santa, le candele benedette, i rosari, le reliquie e gli esorcismi. Tante erano le credenze di quest’epoca, ad esempio un mezzo sicuro per evitare la peste consisteva nell’indossare una cintura di pelle nera con l’effige di un animale feroce; mentre per tenere lontane le streghe, sulle porte di casa venivano appesi dei ferri di cavallo. Per allontanare l’ira divina nacque una nuova corrente, quella dei flagellanti, gruppi di uomini penitenti che vagavano per le città flagellandosi pubblicamente mediante corde munite di punte metalliche. Anche gli animali non scamparono a queste credenze. Alcuni infatti erano associati a entità demoniache: galli, capre, ma soprattutto gatti furono oggetto di persecuzioni e torture. Il Comune di Castell’Alfero rievoca questo periodo di contrapposizione tra il bene e il male, la superstizione e la razionalità, con quadri distinti ai quali partecipavano esponenti del potere civile e del clero secolare alla presenza della nobiltà cittadina.

Alessandro Franco

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