Cultura e tempo libero - 20 agosto 2024, 07:26

A Valfenera "Teresa, ovvero la sarta che voleva ricucire il firmamento" per Corti, colline, comunità e ...

Oggi alle 21 nel cortile dell’ex Filanda a Valfenera con La Casa degli Alfieri

A Valfenera "Teresa, ovvero la sarta che voleva ricucire il firmamento" per Corti, colline, comunità e ...

 Un racconto di amore e di ricami, di una sarta che cuce un abito da sposa e nel frattempo rammenda il proprio cuore e la volta celeste.

Va in scena martedì 20 agosto, alle 21, nel cortile dell’ex Filanda di via Scanagatti a Valfenera, “Teresa, ovvero la sarta che voleva ricucire il firmamento”, di Casa degli alfieri, nell’ambito del Festival “Corti, colline, comunità e…”, organizzato dall’Unione collinare “Dalla piana alle colline”, con la direzione artistica di Casa degli alfieri e realizzato in collaborazione con l’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano.

Coprodotto da Asti Teatro 46, lo spettacolo è tratto da un nuovo racconto del poeta della meraviglia Antonio Catalano, che ne cura anche la regia, e vedrà in scena in un poetico e intenso assolo Patrizia Camatel

Le voci del radiodramma sono di Esther Ruggiero e Vincenzo Caruso, l’allestimento tessile e i costumi di Barbara Mugnai.

La protagonista della narrazione è Teresa, la sartoira, che, nella sua bottega, ha rammendato e cucito per tutto il paese. E oggi Teresa sta finendo di cucire l’abito da sposa per Aurora, la vicina, Aurora che si chiama come la luce che appare, Aurora che vuole un vestito bello, che costi poco e col pizzo qua e là.

Teresa, mentre cuce, rammenda la propria anima – commenta Catalano - L’anima che ha una veste fatta di ricordi, di polenta, di speranze, di sentimenti; è il vestito della memoria che ci dice chi siamo, anche quando tutto sembra svanire in mezzo alla nebbia fitta e ciò che è vero si confonde con ciò che è immaginato. Teresa ricama nuvole di pizzo mentre in cielo vola la poiana che poi scompare dietro la collina, chissà dove…”

A dare ancora più risalto al lavoro dei sarti, a cui questo lavoro è dedicato, sarà il luogo scelto: l’ex filanda di Valfenera che, tra il 700 e il secondo dopo guerra del secolo scorso, è stata una dei principali centri di produzione di seta.

La nostra filanda – commenta Paolo Lanfranco, già sindaco di Valfenera - è stata importantissima dal punto di vista socio-economico, dal momento che tutte le donne che vi lavoravano, seppure in condizioni che oggi considereremmo inaccettabili, vedevano nel loro lavoro una prospettiva di crescita e un implemento del reddito. Ma non solo: la filatura racchiude anche una serie di significati antropologici e umani, è stata una vera e propria culla di cultura popolare e di senso di comunità”.

Saranno proprio Lanfranco e Piercarlo Bollito, cultori della storia locale, a introdurre la serata, con un breve intervento dal titolo “Memorie della filanda”, a partire da un lavoro di ricerca e documentazione che è stato fatto negli anni ’80 da Antonio Adriano, Giulia Carpignano e altri studiosi, sotto la guida del professor Renato Bordone. 

Il festival proseguirà giovedì 22 agosto, con l’atteso ritorno del noto narratore Pino Petruzzelli a Ferrere. L’appuntamento è alle 21 nella piazza del Comune per “Storie di uomini e di vini – Io sono il mio lavoro”, una pièce dedicata al lavoro, alla storia, alle radici di chi lavora la terra.

L'ingresso a tutti gli appuntamenti è libero, a offerta.

Per info: cell. 3392532921 - info@archiviotetralita.it

Il Festival "Corti, Colline, Comunità e…" è realizzato con il contributo della Fondazione CRAsti e in collaborazione con Ecomuseo BMA.

Redazione

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