Economia e lavoro - 17 agosto 2024, 14:56

"Basta omicidi sul lavoro": Cgil e Uil nuovamente in piazza per chiedere interventi immediati e risolutivi [GALLERIA FOTOGRAFICA e VIDEO]

Sul 'banco degli imputati' in particolare i subappalti selvaggi e il non sufficiente apporto da parte delle aziende

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin - Merfephoto

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin - Merfephoto

La sicurezza sul lavoro è stato il tema centrale di una iniziativa organizzata da Cgil e Uil che questa mattina ha visto molti tesserati delle due sigle sindacali (non ha invece aderito la Cisl, per ragioni che potrete leggere scorrendo questo articolo), oltre a esponenti della politica locale come i consiglieri Mario Malandrone (Ambiente Asti), Mauro Bosia (Uniti si può), Maria Ferlisi (Partito Democratico) e l'ex vicesindaco Alberto Pasta (ormai da anni consulente legale e figura extra politica molto vicina al Movimento 5 stelle), manifestare di fronte alla Prefettura di Asti a seguito della morte di Nicholas Colombini, l'operaio 32enne che ha perso la vita a seguito di un grave infortunio avvenuto mentre lavorava in un capannone in ristrutturazione in frazione Quarto (CLICCA QUI per rileggere l'articolo).

Un incidente che i sindacati non esitano a definire un "omicidio sul lavoro", termine che vuole evidenziare la gravità e l'urgenza del problema, che le sigle sindacali ritengono legato soprattutto al fenomeno dei subappalti incontrollati

I segretari Luca Quagliotti (Cgil) e Armando Dagna (Uil), nel corso del successivo incontro con la viceprefetto Enrica Montagna, hanno ribadito la necessità di un'azione immediata per fermare questa "strage silenziosa" che, ha rimarcato Quagliotti, vede la provincia di Asti al secondo posto in Italia, subito dopo Catanzaro, per numero di morti sul lavoro in proporzione al numero di occupati. Le aziende si chiamano fuori dalle responsabilità, ma noi riteniamo che debbano rispondere delle scelte fatte, soprattutto quando queste decisioni riguardano subappalti al massimo ribasso, che mettono a rischio la vita dei lavoratori. Senza un cambiamento radicale da parte dei datori di lavoro, omicidi sul lavoro come quello di Quarto continueranno ad accadere”, ha ammonito il segretario della Camera del Lavoro.

I sindacati hanno chiesto alla Prefettura di farsi promotrice di un tavolo operativo sulla sicurezza, in cui tutte le parti coinvolte, comprese le imprese, si assumano le proprie responsabilità. Tra le proposte avanzate, vi è la necessità di intensificare la formazione sulla sicurezza per studenti, lavoratori e datori di lavoro, nonché di promuovere una cultura della sicurezza che possa prevenire ulteriori tragedie. Fondamentale, secondo Quagliotti e Dagna, è anche l'adozione di un protocollo per la regolarità degli appalti pubblici, una misura necessaria per arginare le pratiche di subappalto selvaggio, spesso alla base degli incidenti mortali.

“Non possiamo far passare sotto silenzio le morti, neanche durante il ponte di Ferragosto - ha affermato Armando Dagna - Se consentiamo subappalti selvaggi nella totale indifferenza, continueremo a permettere questa strage. Noi siamo qui oggi e continueremo a esserci finché non ci saranno più morti e infortuni sui luoghi di lavoro.”

La viceprefetto Montagna ha assicurato il massimo impegno da parte della Prefettura - che, va doverosamente ricordato, per volere del prefetto Claudio Ventrice ha da tempo istituito una specifica task force per vigilare e prevenire il fenomeno (CLICCA QUI per rileggere l'articolo) per affrontare queste problematiche - riconoscendo la gravità della situazione. 

 

Calella (Cisl): "Non abbiamo aderito all'iniziativa, ma siamo sempre in prima linea per contrastare il fenomeno"

Come accennato, alla manifestazione non ha aderito la Cisl Alessandria Asti, motivando la scelta per tramite del Segretario generale aggiunto Stefano Calella: "Ogni iniziativa sulla sicurezza non è mai di troppo - ha spiegato - Però non abbiamo ritenuto adatta la data a ridosso del Ferragosto pensando che avrebbe portato a un minor coinvolgimento della cittadinanza". 

"Il tema della sicurezza sul lavoro va comunque affrontato con un lavoro costane e con strumenti  permanenti, cosa che stiamo portando avanti  tutti assieme nei tavoli istituzionali, tra cui l'osservatorio della sicurezza in prefettura - ha aggiunto - La Cisl è fortemente in prima linea sul tema a tutti i livelli e con chi condivide questa battaglia di civiltà e non mancherà a far sentire la propria voce nelle sedi opportune".

"Come parti sociali coordinati dal comitato Inail stiamo anche organizzando la settimana della sicurezza sul lavoro, dove una serie di eventi metteranno in luce il fenomeno per favorire la cultura della sicurezza a partire dagli studenti perché riteniamo che è quello il terreno da fertilizzare sul questo argomento".

"Per quanto riguarda il caso in questione - ha concluso - avevamo già espresso il nostro pensiero dolore e sgomento per la morte del giovane Nicholas e soprattutto per la sua giovane famiglia da poco creata".

Gabriele Massaro

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