Attualità - 06 agosto 2024, 19:05

Aspettando il Palio. San Marzanotto: "Ci aspettiamo che i sacrifici fatti durante l'anno si trasformino in risultato"

Il rettore Emil Dovico: "La nostra sartoria e il gruppo musici e sbandieratori lavorano da mesi per la sfilata"

Aspettando il Palio. San Marzanotto: "Ci aspettiamo che i sacrifici fatti durante l'anno si trasformino in risultato"

Il Palio di Asti scalda i motori in vista della corsa di domenica 1 settembre. Partita la vendita dei biglietti e partita la macchina organizzativa, i Comitati lavorano "pancia a terra" per i risultati, certi che comunque il grande lavoro fatto durante l'anno, sfocerà nella bellezza e, se per qualcuno la delusione sarà inevitabile, ci sarà la consapevolezza di un grande e professionale lavoro.

C'è tranquillità a San Marzanotto dove si sta lavorando per preparare gli eventi che porteranno alla corsa.

"Come sempre - spiega il rettore Emil Dovico - ci aspettiamo che i sacrifici fatti durante l'anno si trasformino in un risultato che sia all'altezza delle nostre aspettative, aiutati magari da un pizzico di fortuna che nella corsa non guasta mai" 

Corsa che quest'anno sarà nelle mani di Alessandro Cersosimo detto Zefiro che vestirà il giubbetto blu e oro.

"Stiamo valutando con Alessandro quella che può essere la soluzione migliore sperando che ogni tassello vada al suo posto e non ci siano sorprese da dover gestire negli ultimi giorni prima della domenica", rimarca Dovico 

"Voglio ricordare l'impegno costante della nostra sartoria e del nostro gruppo sbandieratori e musici che fin dai mesi invernali stanno lavorando affinché la nostra sfilata sia all'altezza del nostro Palio", spiega.

Le iniziative durante la settimana saranno diverse e spazieranno tra attività dedicate ai più piccoli a serate a tema, fino ad arrivare alla tradizionale cena propiziatoria del sabato.

"Invito a seguirci sui vari social e sul nostro sito dove troverete il programma completo giorno per giorno", conclude il rettore.

 La settimana del Palio

 

Il tema di sfilata

La misurazione del tempo nel Medioevo 

Il borgo di San Marzanotto porta in sfilata la misurazione del tempo in epoca medievale. Nella prima metà del corteo si mettono in mostra gli strumenti usati nel Medioevo per scandire lo scorrere del tempo: le candele, dal largo diametro e in grado di durare un’intera giornata; le clessidre, funzionanti sia ad acqua che a sabbia; la meridiana o orologio solare e, infine, l’orologio meccanico, la cui invenzione risale al XIII secolo. Nella seconda metà del corteo San Marzanotto porta simbolicamente in sfilata i dodici mesi dell’anno esponendo per ciascuno alcuni elementi rappresentativi, tratti dall’iconografia dell’epoca giunta fino a noi e testimoniata da dipinti, affreschi e miniature: i mesi vengono spesso scanditi da feste cristiane, presentati in chiave allegorica o mostrati attraverso le attività tipiche della nobiltà e del popolo di quel periodo.

Betty Martinelli

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