Sanità - 27 luglio 2024, 15:08

Telecamere collegate con carabinieri e polizia per aumentare la sicurezza del Pronto Soccorso [VIDEOINTERVISTA]

Lo suggerisce il prefetto Ventrice dopo il grave episodio verificatosi domenica pomeriggio

L'intervento delle forze dell'ordine dopo il grave episodio di domenica pomeriggio

L'intervento delle forze dell'ordine dopo il grave episodio di domenica pomeriggio

A margine dell’incontro con i giornalisti indetto per fare il punto sulla chiusura della Casa di riposo di Isola d’Asti (CLICCA QUI per rileggere l’articolo), abbiamo chiesto al prefetto di Asti, dottor Claudio Ventrice, un commento riguardo il grave episodio verificatosi domenica pomeriggio al Pronto Soccorso dell’ospedale Cardinal Massaia, dove i parenti di un adolescente che necessitava supporto hanno aggredito verbalmente il personale sanitario, danneggiando la porta del Triage e distruggendo un defibrillatore (CLICCA QUI per rileggere l’articolo)

A seguito del fatto, nei giorni scorsi l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, si è recato personalmente al Pronto Soccorso, esprimendo la sua piena solidarietà e affermando che incrementare la sicurezza del personale sanitario è una assoluta priorità (CLICCA QUI per rileggere l’articolo). All’incontro erano presenti numerosi esponenti politici del centrodestra e le istituzioni cittadine nella persona del sindaco e presidente della Provincia Maurizio Rasero, ma alla specifica domanda se l’assessore o un altro dei presenti gli abbia chiesto un incontro, il prefetto ha testualmente risposto: No, nessuno. Naturalmente qualora vogliano confrontarsi per risolvere il problema io sono qui, a disposizione”.

Disposto un immediato rafforzamento dei passaggi delle forze dell'ordine

“Voglio ricordare – ha aggiunto – che subito dopo il fatto ho convocato una riunione tecnica di coordinamento e che si è deciso di incrementare ulteriormente il numero di passaggi delle forze dell’ordine”. “Finora – ha spiegato Ventrice – i passaggi avvenivano a cadenza di un’ora e mezza l’uno dall’altro: una volta passava la polizia, un’ora e mezza dopo i carabinieri e un’ora e mezza dopo la guardia di finanzia, con una sosta di una decina di minuti per verificare che non vi siano problemi”.

“Purtroppo il fatto si è verificato in una giornata in cui quei passaggi non erano previsti – ha affermato Ventrice – però ricordo che abbiamo fornito al Pronto Soccorso un numero di emergenza dedicato e che non è stato usato in occasione di questo incidente”.

Va comunque precisato che i passaggi delle forze dell’ordine, ovviamente impegnate anche in molteplici altre attività quotidiane, rappresentano solo un’integrazione, poiché la sicurezza della struttura è demandata a delle guardie di vigilanza privata pagate dall’Asl, e che gli stessi agenti della questura operanti nel posto di Polizia possono esclusivamente raccogliere eventuali denunce ma, in caso di situazioni di emergenza, sono tenuti a richiedere l’intervento dei colleghi delle Volanti e della Squadra Mobile.

Ventrice: "La soluzione migliore? Telecamere collegate alle sale operative di polizia e carabinieri"

“A mio parere – ha argomentato Ventrice la soluzione migliore sarebbe che l’Asl sottoscriva protocolli d’intesa come quelli siglati con Federfarma e con Confcommercio, che prevedono l’installazione di un sistema di telecamere collegate direttamente con le sale operative della questura e del comando provinciale dei Carabinieri”.

“In quel caso – ha aggiunto il prefetto il personale che si trova in situazioni di pericolo non dovrebbe far altro che premere un pulsante rosso, posizionato in una posizione ‘discreta’ in modo che non possa venir notata da chi sta rappresentando la minaccia, attivando la trasmissione delle immagini e consentendo così alle forze dell’ordine di sapere non solo che sta accadendo qualcosa, ma anche di vedere quante persone sono, se sono armate e come, potendo così intervenire nell’arco di pochi minuti”.

“Io più di così non posso fare”, ha concluso Ventrice, invitando le autorità sanitarie a prendere in seria considerazione l’ipotesi di sottoscrivere un protocollo, ritenuta la modalità più efficace per incrementare la sicurezza anche nelle strutture ospedaliere.

Gabriele Massaro

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