Attualità - 17 giugno 2024, 12:03

Addio a Claudio Graziano, già uomo di punta delle Forze Armate e presidente Fincantieri

Torinese, ma di origini villanovesi, è stato rinvenuto senza vita nella sua abitazione romana

Claudio Graziano ritratto, poco più di un anno fa, sul palco della ventesima edizione di Passepartout (ph. Franco Rabino)

Claudio Graziano ritratto, poco più di un anno fa, sul palco della ventesima edizione di Passepartout (ph. Franco Rabino)

La notizia della scomparsa di Claudio Graziano, due anni fa approdato alla presidenza di Fincantieri dopo una prestigiosa carriera nell'esercito, ha destato sgomento non solo a livello nazionale, ma anche nell'Astigiano, dove era molto conosciuto e apprezzato. Nato a Torino il 22 novembre 1953, Graziano era anche cittadino onorario di Villanova d'Asti, paese di origine della sua famiglia e in cui tornava spesso a trovare parenti, e Fontanile.  

Era quindi caratterizzato da un forte legame affettivo con l'Astigiano, rimarcato anche poco più di un anno fa, quando fu uno dei più attesi ed apprezzati ospiti della ventesima edizione del festival cultural-letterario Passepartout, facendo registrare il tutto esaurito nella serata che lo vide protagonista della rassegna organizzata dalla Biblioteca Astense.

Il corpo senza vita di Graziano, recentemente rimasto vedovo, è stato trovato nella sua abitazione. Le circostanze della sua morte sono ancora avvolte nel mistero e al momento non viene esclusa nessuna ipotesi, prendendo in considerazione anche il suicidio. Ipotesi supportata anche dal fatto che la recente perdita della moglie potrebbe aver aggravato il suo stato emotivo, anche se ulteriori indagini sono in corso per chiarire tutti i dettagli.

Unanime cordoglio è stato espresso dai massimi esponenti del governo e da numerosi manager di importanti società ed industrie italiane.

Una carriera di eccellenza nelle Forze Armate

Claudio Graziano ha avuto una carriera brillante e ricca di successi nelle forze armate italiane e a livello internazionale. Dopo aver frequentato l'Accademia Militare di Modena dal 1972 al 1974, proseguì la sua formazione presso la Scuola di Applicazione di Torino, dove nel 1976 conseguì la laurea in Scienze Strategiche Militari.

Nel corso degli anni, ha ricoperto numerosi ruoli di comando, tra cui quello di comandante di plotone fucilieri al Battaglione Alpini “Susa” e vice comandante della compagnia controcarri della Brigata Alpina "Taurinense". Graziano ha anche guidato il 2º Reggimento Alpini e la Brigata Multinazionale Kabul in Afghanistan, dimostrando capacità di leadership e strategia in contesti complessi e pericolosi.

La carriera di Graziano non si è limitata all'ambito italiano. Ha infatti partecipato a missioni internazionali con le Nazioni Unite in Mozambico, contribuendo alla sicurezza e al soccorso umanitario in una regione colpita da conflitti. Promosso a Generale di Brigata nel 2002, ha assunto il ruolo di Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia a Washington D.C., rappresentando gli interessi militari italiani negli Stati Uniti.

Dal 2015 al 2018, ha servito come Capo di Stato Maggiore della Difesa italiana, il più alto incarico militare del Paese. Successivamente, è stato presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea dal 2018 al 2022, consolidando ulteriormente la sua influenza e il suo prestigio a livello internazionale.

La presidenza di Fincantieri

Dopo aver lasciato l'esercito, Graziano ha continuato a servire il paese in un altro importante ruolo. Attualmente era presidente di Fincantieri, uno dei principali gruppi di costruzione navale al mondo. Fincantieri è una società italiana specializzata nella progettazione e costruzione di navi, comprese quelle militari, da crociera, e offshore. Sotto la sua guida, l'azienda ha continuato a crescere e a consolidare la sua posizione di leadership nel settore. Dopo la notizia della sua scomparsa, il titolo ha perso oltre il 3% alla Borsa di Milano, a fronte di un listino in generale lieve rialzo.

Villanova d'Asti proclamerà una giornata di lutto

"Per noi la sua scomparsa segna una grandissima perdita - ha affermato Roberto Peretti, sindaco di Villanova d'Asti - Era villanovese di nascita, infatti visse in borgata Stazione fino all'entrata in Accademia - e sentiva molto forte questo legame, tornando spesso qui a far visita agli amici di gioventù". 

"Oggi vorrei ricordarlo per il suo profondo impegno nei confronti dello Stato e della Pace - ha proseguito Peretti - Sono le stesse motivazioni per cui nel 2011, da allora giovane sindaco, proposi di assegnargli la cittadinanza onoraria. Per tutta la vita ha onorato lo Stato con incarichi di grandissima importanza e responsabilità, ma viene ricordato soprattutto come uomo di Pace, fin dal contributo che diede durante la missione in Libano".

"Spesso, quando si pensa ai militari, vengono alla mente persone che hanno 'voglia' di azioni belliche - ha ancora argomentato il primo cittadino villanovese - mentre lui è sempre stato motivato dal vedere i suoi incarichi militari come occasioni per farsi portatore di pace". 

"Poco fa ho sentito il parroco - ha concluso Peretti - e abbiamo concordato di volerlo ricordare, oltre che con un manifesto funebre e una giornata di lutto cittadino nel giorno in cui si svolgeranno le esequie, anche con un rosario e una messa in suffragio qui a Villanova".

Il cordoglio dell'Associazione Nazionale Alpini

L’Associazione Nazionale Alpini onora e rimpiange il generale Claudio Graziano. Figura di altissimo profilo, ha incarnato alla perfezione per tutta la sua lunga e brillantissima carriera di servitore della Patria lo spirito e le qualità dell’alpino.
Piemontese, entrato nelle penne nere per vocazione giovanile, nutrita dalla lettura dei capolavori degli autori più noti della nostra storia, da Giulio Bedeschi a Mario Rigoni Stern, passando per Nuto Revelli, Graziano ha percorso tutte le tappe che lo hanno portato, col cappello alpino sempre orgogliosamente in testa, ai vertici dell’Esercito, della Difesa italiana e di quella Europea, per approdare in tempi recenti al prestigioso incarico di presidente di Fincantieri, asset strategico fondamentale del nostro Paese.
Claudio Graziano si è distinto come comandante brillante, umano e lungimirante in numerose missioni all’estero, a cominciare da quella in Mozambico del 1993 con il “suo” Battaglione Susa, l’ultima missione affidata agli alpini di leva, nel trentennale e nel ricordo della quale l’Ana ha avviato la costruzione di una chiesa a Pemba, città del martoriato Paese africano. Ebbe modo di distinguersi per l’abilità della sua azione di comando anche nel delicatissimo teatro libanese, dove eccelsero le sue capacità di mediazione, ottenute grazie al carisma e alle non comuni doti di equilibrio. E maturò un’esperienza decisiva anche in Afghanistan, dove nel 2005 comandava la brigata internazionale nel settore di Kabul.
Proprio in forza di questo suo bagaglio, quando giunse al vertice dell’Esercito nel 2011 si adoperò per migliorarne dotazioni, addestramento e capacità e, scelto al vertice della Difesa, dal 2015 al 2018, impresse un’accelerazione importante ai concetti di operabilità interforze.
Sempre legato a filo doppio alla realtà della nostra Associazione, di cui era socio, Claudio Graziano era stato con noi anche nei giorni di maggio della grandiosa Adunata nazionale di Vicenza, ricevendo l’omaggio dei generali alpini in servizio, a cominciare da quello del gen. Francesco Paolo Figliuolo, che al Teatro Olimpico lo aveva salutato come suo “maestro”.
La sua energica tempra di alpino era stata infine segnata solo dalla lunga malattia e dalla recente scomparsa dell’adorata consorte, Marisa, sua inseparabile compagna di vita.
Avendo nel cuore l’immagine delle tante meravigliose occasioni condivise, perciò, a nome mio personale e di tutta l’Associazione che rappresento, stringo, onorandone la memoria, la figura di Claudio nel più affettuoso e riconoscente abbraccio di alpino.

Gabriele Massaro

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