"Come abbiamo detto in compagna elettorale l'alternativa c'è: sapevamo che era una sfida difficile, sapevamo che dovevamo invertire una narrazione che dava a Cirio il vincitore. Questo è successo: i risultati sono stati soddisfacenti. Noi, in particolar modo per la provincia di Asti, abbiamo un consigliere regionale, quindi la provincia ha un consigliere regionale del Partito Democratico, quindi della sinistra, che sicuramente ci rappresenterà a Torino". E positivo il bilancio che il Pd fa della tornata elettorale dell'8 e 9 giugno, per tramite del segretario provinciale Andrea Ghignone.
" Il voto degli europee ci ha visto anche in crescita su tutto il territorio astigiano, ma soprattutto nei comuni abbiamo portato a casa due grandi, belle vittorie: una è quella di Canelli, che non andava al centrosinistra dal 1973. L'altro è Moncalvo, dove siamo riusciti di nuovo ad avere una rappresentante di centrosinistra, e in tanti altri territori che ci vedono rappresentati. Sappiamo che Fabio Isnardi sicuramente è la persona più giusta per poter portare avanti i contatti con gli amministratori del territorio e con i cittadini. Grazie anche Elena per l'ottimo risultato che ha fatto: quella delle Europee è una competizione difficile".
Ghignone, che è stato rieletto sindaco di Moasca, passerà il testimone come segretario del partito: "Ho impegni sia lavorativi che amministrativi che non mi permettono di conciliare questa carica con il resto delle mie attività".
Nel 2027 il sogno è amministrare Asti, Nizza Canelli
"Sottolineo due aspetti che mi sembrano importanti: dopo le politiche del 2022 ha avuto un cambiamento di segretario nazionale, quindi c'è stato un certo rimescolamento e questa sfida era una sfida importante, sia a livello nazionale che a livello territoriale - questa l'analisi di Roberto Vercelli - Devo dire che a livello nazionale il risultato è stato assolutamente positivo, sorprendente anche per i più ottimisti, e devo dire che anche a livello locale il fatto di avere candidati radicati sul territorio, ha fatto in modo di crescere in termini di voti. Abbiamo avuto invece 1500 voti in più rispetto alle politiche del 2022. Sulla città abbiamo più o meno gli stessi voti. Abbiamo lavorato molto con la segreteria di Andrea, con lo staff della segreteria del Partito Democratico, abbiamo lavorato molto in questi mesi sul territorio, cioè incontrando i cittadini e abbiamo avuto un ottimo risultato non solo a Canelli e a Moncalvo, ma anche in molto comuni del nord astigiano e a Villanova. Questo è un punto di partenza. Abbiamo fatto quasi il 20% a livello provinciale, un risultato veramente significativo, considerando che partivamo da un 65% contro un 17%."
Soddisfazione anche per la candidatura di Elena Accossato alle europee , che ha ottenuto 15 mila preferenze: "Elena è arrivata prima dei candidati piemontesi: è stato un grande risultato"
Un pensiero su Asti: " Io credo che una bella riflessione la debba fare anche il sindaco: i risultati dimostrano che fondamentalmente la maggioranza che aveva eletto il sindaco due anni fa oggi non c'è: credo serva una riflessione sul fatto che la gestione della città, così come è stata fatta in questi due anni, non soddisfa e non piace perché altrimenti i risultati sarebbero stati diversi. Come forza di minoranza dobbiamo iniziare un percorso in ottica di elezioni comunali 2027"
Attenzione alta, però anche su altre sfide elettorali: "Un altro grande centro che andrà a elezioni tra due anni è Nizza: lì siamo il primo partito con il 25%. Anche lì dobbiamo fare un ragionamento per iniziare già sin d'ora con coloro che ci hanno votato a mettere in campo un atteggiamento di ascolto importante e per avviare questo processo perché Nizza è un altro centro assolutamente determinante.
Il sogno nel cassetto è quello di conquistare i tre centri più importanti della provincia: "L'idea è che nel 2027 ci possa essere Nizza, Canelli e Asti governanti del centro sinistra: Sarebbe la prima volta".
"Un Piemonte diverso è possibile"
"Sono contento del risultato personale, che era anche parzialmente inaspettato - commenta il neo eletto consigliere regionale Fabio Isnardi - il mio obiettivo è quello di rappresentare il centro-sinistra astigiano in consiglio regionale: siamo riusciti a mettere un granello di sabbia in un meccanismo che sembrava perfetto per il centro-destra astigiano.
Speriamo che questo granello pian piano crei un piccolo cortocircuito: parlando con le persone ci siamo accorti che il popolo di centro-sinistra esiste, ha solo bisogno di riscoprire un po' di entusiasmo con un progetto condiviso. Ovviamente avere anche un ruolo istituzionale rende più facile la costruzione di un progetto. Il mio primo grande lavoro è quello di mettermi a disposizione per far sì che in tutta la provincia di Asti si riesca a costruire una rete vicina al partito democratico.
Vorrei che fra cinque anni, quando ci saranno di nuovo le elezioni regionali, il centro sinistro piemontese competa per vincere le elezioni La cosa importante - conclude - è che ora c'è un ruolo istituzionale che può raccontare una storia diversa, altrimenti sembrava che in questa provincia la narrazione sia sempre univoca. Si può raccontare una provincia di asti diversa e si può raccontare un Piemonte diverso"