Cultura e tempo libero - 16 marzo 2024, 19:35

"Dalla parte del ragno", misteri e noir mozzafiato con Cristina Rava che torna ad Asti per presentare il suo nuovo libro [INTERVISTA]

La scrittrice di Albenga si racconterà sabato 23 marzo alla libreria "Alberi d'acqua" alle 17.30. "Il 'giallo', spiega, apre finestre sui malesseri umani"

Cristina Rava ad una delle scorse presentazioni

Cristina Rava ad una delle scorse presentazioni

Il suo nome è, ormai da diversi anni, legato autorevolmente alla letteratura gialla e gli ingredienti che si miscelano nella sua analisi, oltre a trame efficaci, mozzafiato, comprendono ironia e molta conoscenza umana.

Stiamo parlando di Cristina Rava, ingauna (così si chiamano gli abitanti di Albenga) vera che, sabato 23 marzo alle 17,30 presenterà al pubblico astigiano il suo nuovo libro “Dalla parte del ragno”, pubblicato da Rizzoli editore.

L’appuntamento sarà alla libreria Alberi d’acqua di via Rossini che da tempo delizia il suo affezionato pubblico con le presentazioni degli autori più amati.

Anche questo nuovo libro, noir mozzafiato, si svolge ad Albenga e racchiude una trama fittissima dove debolezze umane si intrecciano a misteri che toccherà al commissario Bartolomeo Rebaudengo (anche se in pensione) e al medico legale Ardelia Spinola risolvere.

Il libro

Nella piccola, bella e “tranquilla” Albenga, si svolgono, nell’arco di poche settimane, fatti inquietanti a iniziare da un avvocato stimato e conosciuto che, dopo aver visto una mail, dà letteralmente i numeri e, fuggendo dal suo studio, si mette a correre in strada denudandosi.

Ed è solo l’inizio! Un prestigioso medico si spara nella solitudine dell’entroterra e il titolare di una rinomata gelateria scompare nel nulla.

Ma nell’autunno sonnolento irrompe un crimine davvero efferato. Il cadavere di una donna viene ritrovato intrappolato tra i rami di un albero, probabilmente trascinato dalla corrente del fiume durante l’ultima piena. 

Si tratta della ex amante della pianista Norma Picolit, Serafina, che, per un altro mistero, durante tutta la durata della relazione si è inspiegabilmente finta cieca. 

Norma è cara amica proprio di Ardelia Spinola che si dovrà chiedere se tutti quegli eventi non siano in qualche modo legati.

Un riconoscimento per aver portato Albenga in tutta Italia

Cristina Rava è nata e vive ad Albenga, sulla Riviera di Ponente. Dopo aver iniziato gli studi in medicina, dal 2007 ha intrapreso la via del noir ed è autrice della serie del commissario Rebaudengo e delle inchieste della medica legale Ardelia Spinola. La sua città le ha riconosciuto il premio Emys Award 2023, con "l’augurio che prosegua sempre a raccontare di noi in tutta Italia e, perché no, anche nel mondo".

La motivazione del premio

"Grazie ai suoi libri gialli ha fatto conoscere Albenga e il suo entroterra ai tanti lettori. Attraverso il personaggio principale dei suoi libri Ardelia Spinola, medico legale un po’ spigolosa, riservata, dai tratti a volte duri, ma capace di forte sentimenti e dotata di un’intelligenza brillante, capace di legare il pragmatismo ligure con la sagacia, ha racchiuso in questa donna tutti i tratti veri e forti che caratterizzano il ligure e ancora di più l’ingauno.

Perché la scrittura e ancora di più la lettura possano rappresentare lo spirito che ci guida nelle scelte consapevoli, oggi consegniamo a Cristina Rava il premio". 

L'intervista

Albenga sempre con te nei tuoi libri, è anche fonte di ispirazione per le storie?

Il male agire umano non è mai legato in particolare a una collocazione e, a parte “Il tessitore”, che aveva una matrice terroristica, i miei libri non hanno particolare connotazione.

Hai studiato medicina e poi hai preso strade diverse, ma con il personaggio di Ardelia, in qualche modo porti avanti quella che era una passione…

Ho continuato a bazzicare l’ambiente, per i dettagli sulla costruzione del personaggio e parlare con cognizione di causa, avendo un grande rispetto della realtà e della verità. Sia per la medicina legale che per quella ippocratica nel vero senso della cura delle persone.

Ardelia e il commissario Rebaudengo, da qualche anno incrociano i loro destini lavorativi e non solo e in questo libro si trovano a dipanare una tela complicata, quella del 'ragno' appunto

I nostri eroi in questo caso sono particolarmente coinvolti. Bartolomeo in congedo per motivi ereditari, dopo anni di polizia, indagini, giudici ecc... è un po’ stufo delle procedure e dopo questo congedo, ha continuato a seguire dei master e ora è perito della Procura per le scene del crimine. Ardelia ha una cara amica, la pianista, in grande difficoltà e che, se lei non risolverà il caso, si troverà in grande difficoltà e potrebbe finire molto male.

Perché ti sei dedicata ai gialli e non, per esempio a un bel romanzo rosa?

Io sto al rosa come un rinoceronte sta seduto su una palma (ride) sono molto pragmatica e metodica e non amo rivelare il mio privato, la scelta del noir è , come dai tempi di Simenon, per aprire un contenitore che apre delle finestre sul malessere della società, sulla sofferenze, sulla solitudine, le devianze, emarginazione, una sfida con i lettori che permette di toccare tanti temi.

Quanto c’è di te in Ardelia?

È un personaggio che alterna una grande emotività e partecipazione alle vicende della vita e ha nello stesso tempo un grande rigore scientifico, ho voluto rendere giustizia al fatto che le donne hanno una grande capacità scientifica di analisi e valutazione del reale attraverso il metodo e connubio tra scienza e umanità. E poi (ride ancora ndr), ha una dolcezza ligure e senso di ospitalità e simpatia.. Della serie perché non ve ne state a Milano?

L’ingresso è gratuito, ma è necessaria la prenotazione.

Per info e prenotazioni: Libreria Alberi d’acqua (0141 556270 oppure alberidacqua@libero.it)

Betty Martinelli

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