Una piccola comunità (contava 149 abitanti nel 2005 e non ci sono dati più aggiornati) che si attiva e, grazie anche all'aiuto dei paesi vicini, raccoglie firme per la sicurezza e gli spostamenti dei propri abitanti ma anche per una richiesta servizi.
Si tratta di Mondonio San Domenico Savio, piccola frazione di Castelnuovo don Bosco, che vuole evitare l’isolamento sociale del proprio paese chiedendo alla Provincia di Asti e all’Agenzia della mobilità piemontese di attivarsi per consentire a tutti gli abitanti un accesso sicuro e sostenibile ai servizi primari del comune (es. medico, posta, esercizi commerciali ecc), attraverso interventi e progetti nelle gallerie, sulle strade, nel trasporto pubblico e nei percorsi ciclo-pedonali alternativi.
Non fini politici ma solo interesse comune
I firmatari chiariscono subito che si tratta di "un'iniziativa della comunità, senza fini politici o elettorali, ma solo per l'interesse comune di preservare il nostro piccolo borgo dal declino, isolamento sociale e spopolamento".
Intanto per la mobilità in auto la raccolta firme si è concentrata su una maggiore sicurezza delle gallerie sulla SP 17, con la messa a norma dell’impianto di illuminazione, una segnaletica adeguata e una manutenzione straordinaria (pulizia, verniciatura ecc.).
"Risulta in ogni caso evidente che la convivenza tra automezzi di ogni tipo e ciclisti e pedoni su tutta la provinciale da Mondonio a Castelnuovo, sia diventata troppo pericolosa", scrivono, chiedendo se ci siano allo studio progetti, stilando un elenco di richieste.
Le richieste
- Ottimizzazione del servizio trasporto pubblico attuale con aggiornamento orari (inclusi festivi) corrispondenze e nuovi percorsi (esempio da Castelnuovo alla stazione FS di Villanova);
- Servizi autobus a chiamata (come già fatto nei comuni vicini, ad es. Buttigliera);
- Implementazione di sistemi di connessione digitale e pianificazione del viaggio; (applicazioni e piattaforme online che offrono informazioni in tempo reale sui trasporti pubblici);
- Percorsi ciclo-pedonali per collegare le frazioni ai centri di aggregazione della zona, come Castelnuovo Don Bosco;
- Applicazioni di micro-mobilità per le distanze brevi (es biciclette elettriche condivise)
- Mobilità condivisa e Car-pooling
- Progetti di efficienza logistica e accessibilità prodotti da remoto (es punti di ritiro counter automatici nella frazione).
Le firme
In totale sono state, dal 4 al 18 febbraio, 229.
Una seconda petizione (che in cartaceo ha raccolto 44 firme) chiede la messa in sicurezza del tratto abitato della SP 81 verso Pino D’Asti che preveda interventi per la riduzione della velocità. "Anche qui, scrivono abitanti e vicini, la mancanza di marciapiede, la strada stretta, una curva cieca, la mancanza di segnaletica e di dissuasori e le elevate velocità di auto e moto mettono a serio rischio l’incolumità sia di chi ci vive, sia di chi ci transita. (
Con una ricerca accurata sugli ultimi 150 anni i firmatari hanno trovato tante testimonianze. "Si trova di tutto - scrivono: - persone rapinate a fine ‘800 (addirittura un omicidio nella galleria nel 1902…), proteste per la scarsa manutenzione della provinciale già a inizio ‘900, una comunità entusiasta che sperava prima nella ferrovia e dopo nella "mobilità sostenibile " di una tramvia elettrica. Poi, incidenti più o meno gravi, fino ad arrivare all’illuminazione delle gallerie solo nel ventunesimo secolo (2001) e l'installazione di un semaforo a Mondonio (dopo numerose vittime e dopo richieste e petizioni della comunità).
E non manca neppure la stima dei percorsi da Mondonio a Castelnuovo
"Domenica ore 10, rimarcano, in auto: 3,5 km su SP 17, tempo stimato: 5 minuti
in bicicletta: 3,5 km su SP 17 (passaggio in 2 gallerie), tempo stimato: 15 minuti
a piedi: 6,5 km via Pino d’Asti (SP 17 non prevista): tempo stimato 100 minuti
con autobus: : 3,5 km su SP 17, non effettua servizio nei festivi, prima partenza lunedì alle 4".
I numeri delle petizioni
Change.org ( https://www.change.org/gallerie_castelnuovoDB ): 3.589 visualizzazioni della petizione, 173 condivisioni della petizione, 166 adesioni dal 4 febbraio al 18 febbraio 2024.