Attualità - 15 dicembre 2023, 16:44

Come uscire dalla crisi del commercio cittadino? Se ne è parlato oggi ad un convegno promosso da Confcommercio [VIDEOINTERVISTA]

Il monitoraggio ha riguardato 2023 rilevazioni di cui 1.401 spazi al piano terra per complessive 3.326 vetrine. La tendenza generale è purtroppo negativa rispetto a quella già registrata nelle precedenti rilevazioni con un +4,5% di spazi commerciali sfitti

Alcune immagini del convegno (Merphefoto)

Alcune immagini del convegno (Merphefoto)

Negozi sfitti, commercio che cambia e una nuova strategia per la città. Si è tenuto oggi presso il salone dei convegni della Cassa di Risparmio di Asti il convegno "Indirizzi per il rilancio delle attività economiche e commerciali del centro urbano di Asti" organizzato dalla Confcommercio in collaborazione con il Cise per rispondere alle domande sul futuro della città. 

Di strategie per uscire dalla stagnazione commerciale astigiana abbiamo parlato con l'architetto Giovanni Fontana del Politecnico di Milano, che ha tracciato una geografia degli spazi sfitti cittadini. Gli altri relatori sono stati Luca Tamini che ha parlato degli strumenti contro la desertificazione commerciale e l'archietetto Elena Franco, che ha relazionato sul ruolo del commercio nelle politiche di economia urbana.

La videointervista

 

Il Commercio di Asti: Analisi e Strategie per il Futuro

Il Direttore di Confcommercio, Claudio Bruno, ha sottolineato che il Commercio di Asti ha già svolto il primo rilievo delle attività economiche a rilevanza commerciale localizzate al piano terra del tessuto urbano centrale di Asti nell’ottobre del 2019. Questo lavoro, fatto con il contributo del Politecnico di Milano e del Consorzio CISE - settore sviluppo politiche urbanistico - commerciali, ha restituito sia i dati che le caratteristiche tipologiche delle attività economiche urbane e degli spazi commerciali sfitti.

A questo primo rilievo sono seguiti due aggiornamenti, uno nel 2020 (settembre) e un secondo nel febbraio 2021, in occasione del bando regionale per la costituzione dei Distretti del Commercio. A novembre di quest’anno è stato svolto l’aggiornamento del monitoraggio che ha permesso di integrare i dati precedenti e proseguire l’attività di report organizzata da Confcommercio Asti.

Il Presidente di Confcommercio Asti, Aldo Pia, ha evidenziato che l’analisi condotta è qualitativa ma soprattutto quantitativa e ha permesso di capire le dinamiche evolutive, ha evidenziato le potenzialità del sistema commerciale locale ma anche le criticità e soprattutto le specializzazioni commerciali di alcuni ambiti urbani e le variazioni avvenute.

2023 rilevazioni su 3326 vetrine

Il monitoraggio ha riguardato 2023 rilevazioni di cui 1.401 spazi al piano terra per complessive 3.326 vetrine. La tendenza generale è purtroppo negativa rispetto a quella già registrata nelle precedenti rilevazioni con un +4,5% di spazi commerciali sfitti. Il dato aggiornato porta un aumento degli spazi sfitti a novembre 2023 a circa il 24,77% del totale di attività sul totale degli spazi commerciali presenti ai piani terra degli edifici considerando sia attività commerciali sfitte che attive.

Claudio Bruno precisa che il dato "è relativo a tutto il perimetro del Distretto Urbano di Asti (zona A1) e che non tutti i sistemi presentano le medesime criticità. Le analisi svolte hanno consentito di distinguere l’offerta delle economie urbane tra “sistemi a bassa criticità”, di “media criticità” e “sistemi ad alta criticità” in base alla percentuale di spazi commerciali sfitti sul totale."

In sintesi è possibile riconoscere due condizioni dei sistemi commerciali presenti nel Distretto del Commercio di Asti: si conferma la tenuta dei sistemi commerciali più attrattivi (7 su 20) che presentano percentuali di sfitti compresa tra 8 e 15%; le criticità che si acquisiscono per alcuni sistemi commerciali semicentrali e periferici del DUC (6 su 20) con percentuali di sfitto superiori al 30%.

Urgono strategie innovative

"La nostra associazione ritiene necessario mettere subito in campo soluzioni innovative, con strategie di lungo termine sempre con logiche di intervento condivise con l’Amministrazione Comunale e gli stakeholder della Città, considerato che dall’ultimo monitoraggio emerge chiaramente la necessità di diversificare le strategie, considerando l’eterogeneità delle criticità riscontrate" ha spiegato Bruno.

Le proposte che Confcommercio considera strategiche e che intende sottoporre ad un tavolo di confronto che coinvolge Amministrazione Comunale, Associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato, Associazioni rappresentative dei proprietari immobiliari ed i diversi portatori di interesse presenti nella Città di Asti riguardano: azioni progettuali per la riattivazione degli spazi sfitti da implementare all’interno dei sistemi commerciali a media criticità (percentuale di sfitti sul totale: alta) coinvolgendo i proprietari immobiliari e sviluppando progetti di riuso; interventi integrati per l’innovazione e il sostegno delle attività per i sistemi commerciali più attrattivi (percentuale di sfitti sul totale: bassa e molto bassa) supportando le attività economiche esistenti favorendo il mantenimento delle dinamiche positive in essere; strategie per la riconversione dei sistemi commerciali a media criticità.

Alessandro Franco

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