Domani mattina, 15 dicembre, presso lo studio del notaio Alessandro Scilabra di Torino, si apriranno le buste delle offerte per aggiudicarsi la ex Casa di Riposo Città di Asti, fallita lo scorso anno. . La base d'asta è di 9 milioni e 300 mila euro, con un rialzo minimo, previsto dalla procedura di 50 mila euro.
L’esame della documentazione amministrativa sarà affidato a una Commissione composta da tre membri, nominata dopo la scadenza del termine per la presentazione delle offerte: l'importo più alto tra le offerte economiche validamente presentate dai concorrenti costituirà la “Nuova Base d’Asta”.
L’asta si svolgerà mediante offerte palesi di 50mila euro in aumento sulla “Nuova Base d’Asta”. Si procederà ad aggiudicare il contratto anche in presenza di un’unica offerta, purché ritenuta valida e idonea.
Incertezza tra gli esodati
Nel frattempo, c'è incertezza tra i lavoratori (circa una ventina) ancora in attesa di essere ricollocati: di questi 3/4 andranno in pensione nel corso del prossimo anno.
Stallo sulle procedure di reinserimento: "Alcuni di noi non hanno ricevuto nessun tipo di proposta, altri, sono state convocati per dei colloqui ma poi scartate perché non hanno la completa abilità a svolgere la mansione".
Nel frattempo, la fideiussione di Finpiemonte che garantisce il pagamento della mobilità ( prevista per tutto il 2024) scadrà il 31 dicembre. "Non abbiamo nessun tipo di informazione su chi, se e quando ci verrà corrisposta l'indennità nei prossimi mesi: la preoccupazione è tanta" affermano "È passato un anno e i risultati sono quelli che sono".