Scuola - 11 dicembre 2023, 12:10

La dirigente del Sella: "Ho 360 studenti al freddo, siamo al limite dell'interruzione di pubblico servizio"

Dalle 3-4 classi delle prime segnalazioni, risalenti ad ottobre, i problemi di riscaldamento riguardano ormai 16 aule

L'ingresso dell'Istituto Quintino Sella

L'ingresso dell'Istituto Quintino Sella

L’ennesima segnalazione di malfunzionamento di un impianto di riscaldamento scolastico riguarda l’Istituto “Quintino Sella”. In cui – come rimarcato dalla dirigente Maria Stella Perrone in una comunicazione inviata in mattinata alla Provincia di Asti (responsabile dell’edificio), al Comune (ente referente per il riscaldamento) e all’assistenza Iren – la situazione è “ingestibile e non più sostenibile”.

IN AULA CON UNA MEDIA DI 12-13 GRADI

Nel documento, che abbiamo avuto modo di visionare, la dirigente scolastica rimarca che le prime segnalazioni della problematica risalgono al 23 ottobre e che la situazione di disagio, inizialmente ‘limitata’ a 3-4 aule, si è ampliata fino a interessare, nella mattinata di oggi (lunedì 11 dicembre) ben 16 aule, per un totale di 360 ragazzi che, si legge nel documento “non possono seguire le lezioni in un ambiente idoneo per legge”.

Come chiaramente attestato dalle misurazioni effettuate quotidianamente alle 7.30 dai collaboratori scolastici, con temperature comprese tra i 18 gradi (4 dicembre) e i poco più di 11 rilevati stamattina in un’aula, con le restanti tra i 12 e i 16.

Situazione che ha portato la dottoressa Perrone a richiedere un’ennesima volta un intervento celere e risolutivo. Guardi, potrei scrivere un libro su quante pec, mail ordinarie ho mandato e su quante telefonate ho fatto – ci ha detto – La problematica è presente dal 23 ottobre, quindi in sostanza da quando sono stati accesi i riscaldamenti, ma finora nessuno l’ha risolta. Noi facciamo i miracoli, spostando quotidianamente le classi che sono più al freddo, e debbo ringraziare anche i ragazzi e i loro genitori per aver compreso che stiamo facendo tutto il possibile per risolvere, ma l’intervento non è materialmente nostra competenza”.

"PROVINCIA E COMUNE SI RIMPALLANO LE RESPONSABILITA'"

“Da mesi – ha proseguito – assisto a un rimpallo di responsabilità tra Provincia e Comune, ma intanto i ragazzi continuano ad essere al freddo e ovviamente, in quanto dirigente, non ho il potere necessario per disporre la chiusura della scuola. Certo, sono venuti più volte a verificare la situazione, anche il sindaco Rasero l’ha appurata di persona, ma il problema rimane”.

“Di volta in volta ci hanno detto che è colpa delle valvole che non sfiatano bene, poi che andava sostituito questo o quello… Qui però il problema vero è che abbiamo una serie di caldaie che non funzionano a dovere. Avevamo anche valutato la possibilità di acquistare a nostre spese delle stufette elettriche, da farci successivamente rimborsare dagli Enti preposti – ha aggiunto – ma non è possibile perché sovraccaricherebbero l’impianto elettrico. Ciò detto, dal punto di vista dirigenziale, cos’altro posso fare oltre a segnalare ripetutamente il problema e far monitorare la temperatura nelle aule?”

MANCANO ANCHE LE PALESTRE E QUELLA ATTIVA E' AL FREDDO

“Senza trascurare – ha aggiunto – che abbiamo anche dei grossi problemi per quanto riguarda le palestre perché, non essendo ancora terminati i lavori al palazzetto, spesso e volentieri i ragazzi durante le ore di lezione dedicate all’attività fisica sono costretti a rimanere in aula facendo lezioni teoriche. Finché abbiamo potuto abbiamo fatto lezione all’aperto, ma capisce benissimo che con queste temperature non è possibile”.

E la situazione non migliora affatto guardando al Liceo Artistico (altro Istituto che fa capo, con il Sella e il Classico, alla dirigente) che, pur disponendo di palestra, vede comunque studenti e studentesse fare attività fisica al freddo a causa della vetustà di alcune finestre poste nella parte superiore della struttura.

Ogni volta che passa qualche auto in via Giobert ci ha spiegato la dottoressa Perrone – le finestre si aprono sistematicamente. Per un po’ i collaboratori scolastici le hanno richiuse, ma successivamente ci hanno comunicato la direttiva di lasciarle aperte per non rischiare che il continuo apri e chiudi finisca per danneggiarle ulteriormente comportando qualche rischio per i ragazzi. Che però sono costretti a fare lezione con una media di 12 gradi

MORRA: "C'E UNA PERDITA, I TECNICI LA STANNO CERCANDO"

Interpellata a riguardo, la vicesindaca e assessore ai Lavori Pubblici Stefania Morra ci ha risposto che il problema è dovuto ad una perdita, che i tecnici stanno cercando di rilevare.

"A quanto mi risulta - ha aggiunto - il problema riguardava un numero esiguo di classi, non più di 3-4. Evidentemente, con i quattro giorni di fermo (per via dell'Immacolata, ndr.), il problema si è esteso".

Gabriele Massaro

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