Cultura e tempo libero - 08 novembre 2023, 17:58

Torna ad Asti la grande lirica con "La voix humaine"

Lo spettacolo, originariamente previsto ad Asti Lirica, sarà all' Alfieri il 30 novembre

Alberto Bazzano (a destra) e Piergiorgio Bricchi

Alberto Bazzano (a destra) e Piergiorgio Bricchi

Originariamente in programma ad Asti Lirica, giovedì 30 novembre andrà in scena, alle 21 al Teatro Alfieri, "La voix humaine", che sarà in scena giovedi 30 novembre alle 21.

Questa tragedia lirica in atto unico di Francis Poulenc, tratta dalla piéce omonima di Jean

Cocteau, autore anche del libretto, avrà come protagonista il soprano Paoletta Marrocu, con il pianista Loris Peverada. Regia Siria Colella.

A presentare l'opera il critico Alberto Bazzano e il presidente dell' Utea Piergiorgio Bricchi e dell' Associazione "Amici della Musica".

"Ci auguriamo un buon successo per questa rappresentazione - ha spiegato Bazzano - anche per dare luce a lavori come questo che altrimenti rischierebbero di rimanere nascosti e scarsamente messi in scena".

Poulenc e Cocteau sono due contemporanei perfetti: entrambi nascono nel 1889 (Poulenc a Parigi, il 7 gennaio; Cocteau a Maisons - Laffitte, il 5 luglio) e entrambi muoiono nel 1963 (il primo a Parigi, il 30 gennaio; il secondo a «Lei» (Elle), intrattiene con l'uomo che ama, il quale le annuncia la fine della loro relazione.

Il monologo è scandito dall'opprimente successione di due fasi: una quando la protagonista parla, l'altra, dominata da agghiaccianti silenzi, quando ascolta l'interlocutore. Ne consegue un dialogare nevrotico e frantumato che prelude al tragico epilogo: la morte della protagonista, che si strangola con il filo del telefono.

Diretta da Georges Prêtre, La voix humaine andò in scena per la prima volta il 6 febbraio 1959 all'Opéra-Comique di Parigi, riscuotendo unanimi consensi che le propiziarono prestigiose riprese internazionali. Da allora ha mantenuto un posto stabile nel repertorio.

La riuscita dell'opera dipende in gran parte dalla bravura della protagonista, che deve possedere simultaneamente doti vocali e qualità attoriali. Per questo ad Asti si esibirà una fra le principali interpreti del ruolo sulla scena internazionale: il soprano Paoletta Marrocu.

Sul suo conto il critico Giancarlo Landini ha osservato che a una "voce sonora, che si proietta nel teatro e che si sente", si uniscono le qualità drammatiche di "unattrice che si muove con disinvoltura e sa ben realizzare le indicazioni registiche".

Di origini sarde, Paoletta Marrocu si diploma col massimo dei voti al Conservatorio di Cagliari con Lucia Cappellino and si perfeziona con Renata Scotto.

Il suo vasto repertorio include i ruoli di Orfeo, Norma, LUcrezia Borgia, Aida, Alzira, Giovanna D'Arco, Carmen, La Wally, Fedora, Manon Lescaut, Tosca, Suor Angelica, Madama Butterfly, Turandot, ei ruoli principali in l Turco in Italia, Don Giovanni, La clemenza di Tito, Nabucco, Macbeth, I Vespri siciliani, Il Corsaro, Don Carlo, Un ballo in maschera, Il Trovatore, Falstaff, Mefistofele, La Bohème, La Fanciulla del West, Senso, Il Tabarro, Andrea Chénier, Cavalleria rusticana, Poliuto. Per la musica sacra: Gloria di Vivaldi, Stabat Mater di Pergolesi, Missa Solemnis di Beethoven, Messa da Requiem di Verdi e, oviamente, La voix humaine di Poulenc.

Ad Asti ad accompagnare Paoletta Marrocu, nella riduzione per canto e pianoforte, è il pianistao Loris Peverada, mentre la regia è firmata da Siria Colella.

Biglietti 12 euro (ridotto 10 euro).

Alessandro Franco

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