Politica - 03 ottobre 2023, 17:19

In Consiglio comunale ritirata la pratica sul dimensionamento scolastico. Opposizioni all'attacco

Loretta Bologna: "Aspettiamo i dati sulle eventuali riduzione di personale da parte del Provveditorato" Malandrone: "Rischio di maxi-istituti da 1500 studenti"

La scuola secondaria di primo grado Brofferio, uno dei complessi oggetto del ridimensionamento

La scuola secondaria di primo grado Brofferio, uno dei complessi oggetto del ridimensionamento

Continua ad infiammare la politica astigiana la discussione in merito al dimensionamento scolastico (leggi QUI per i dettagli) che vedrebbe coinvolti diversi istituti astigiani di diverso grado.

Ieri sera l'Amministrazione ha ritirato la pratica in questione durante il Consiglio comunale, una mossa che ha provocato una cascata di domande e preoccupazioni.

La pratica del dimensionamento, come riportato dalle opposizioni, avrebbe comportato riduzioni del personale di circa 25 unità. Questa azione ha sollevato nella minoranza uno spettro di inquietudine, lasciando presagire, secondo loro, un ulteriore attacco alle scuole di competenza comunale. 

Briccarello: "Mentre il sindaco va e viene dalla Cina, la macchina comunale non funziona"

"Il sindaco, dopo aver evitato una risposta all'interpellanza riguardante l'Istituto Penna presentata da Gianfranco Miroglio, ha ritirato la pratica, prendendo altro tempo - ancora 10 giorni - denuncia Vittoria Briccarello, Uniti Si Può - la motivazione pare essere la riluttanza a essere il primo a confermarla, nonostante fosse concorde".

"Una motivazione forzata e che cela molti quesiti: perché é stata ritirata?? Era scritta male? Ha causato dissensi? Conteneva problematicità tecniche? Mancava qualche parere? Era stata ben discussa in Commissione? - si chiede la consigliera - Per noi l’ennesima riprova di una Amministrazione che non sta producendo quasi niente, con assessorati che non impegnano gli uffici al di là dei compiti di istituto. Mentre il Sindaco fa la spola tra la Cina e la città che dovrebbe amministrare, la macchina Consigliare non funziona, vengono convocati consigli incentrati su pratiche per poi ritirarle in corso di seduta. Di fatto il lavoro del Consiglio è ormai inesistente quale organo che dovrebbe dare gli indirizzi ma che si riunisce poco e male con la fase istruttoria (l’esiguo numero di convocazioni delle commissioni è ridicolo)  Ieri però in quella sala non c’era solo la politica, ma anche le parti sociali, gli insegnanti, preoccupati per il futuro delle nostre scuole. Ennesima mancanza di rispetto nei loro confronti".

Malandrone: "L'Amministrazione va al di là di quello che richiede la legge"

"Il ritiro della pratica - sottolinea Mario Malandrone -  e il rifiuto di discuterne in Consiglio sembrano essere passi indietro rispetto ad un dialogo aperto e costruttivo che serve alla nostra società, specie quando ciò che è in gioco è la formazione delle future generazioni. A noi viene da dire che la fretta avrebbe cancellato un' autonomia, fatto sparire più o meno venti posti di lavoro creando  mega istituti da 1200 a 1500 studenti . Perdendo due autonomie e creando i presupposti per perderne una terza in provincia tra qualche anni e mescolando le titolarità degli insegnanti, creando problemi sulla continuità didattica ,dando meno risorse alla scuola ad Asti".

Il consigliere di Ambiente Asti sottolinea anche come il Comune si sia mossa con molta premura, andando al di là di quello che viene richiesto dalla legge: "Parliamo di istituti con circa 850 studenti, perfettamente in regola con quello richiesto da Valditara, che prevede il numero di 900 come media tra i vari plessi scolastici".

Ribatte l'assessore all'Istruzione Loretta Bologna: "La ricostruzione della minoranza è completamente falsa. Il ritiro della pratica è dovuto al fatto che la Regione Piemonte ha prorogato i termini per la presentazione del piano di ridimensionamento, originariamente previsti il 15 di ottobre e ora spostati al 20 del mese. Nel frattempo il sindaco Maurizio Rasero, che è anche presidente della Provincia, si sta consultando con i suoi omologhi per studiare un'azione coordinata e sinergica tra tutti i territori piemontesi".

"Inoltre vogliamo muoverci con i piedi di piombo - continua - stiamo aspettando di avere i dati del provveditorato per capire se questa riduzione di personale di 25 unità sia effettiva e quante di queste persone possono ottenere un prepensionamento oppure essere assorbiti nella maniera più indolore possibile"

L'assessore all'istruzione contesta anche affermazione dell'opposizione che sostengono che con il piano comunale si andrebbero a creare dei maxi istituti.

"Stiamo lavorando anche un ottica di razionalizzazione degli istituti comprensivi. Ricordo alle opposizioni che questa riforma cancella i circoli didattici quindi tutte le scuole devono rientrare negli istituti comprensivi. Stiamo lavorando, in sinergia con i dirigenti scolastici, per avere delle ripartizioni eque ed omogenee su tutto il territorio", conclude l'assessore.

Alessandro Franco


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