Stasera incontro tra ambulanti e Amministrazione sul nodo Natale: "Pronti a bloccare il magico Paese"

Archiviate le polemiche sullo spostamento del mercato ambulante di piazza Alfieri in occasione del Palio, ora la discussione si sposta su quello che sarà il posizionamento dei mercatali in vista del Magico Paese di Natale, manifestazione che, come di consueto, partirà a novembre per concludersi nell'imminenza delle festività natalizie. 

L'oggetto del contendere, è ancora una volta, l'eventuale spostamento dei banchi di piazza Alfieri per fare posto alle casette del Magico Paese, che, a causa di problematiche dovute alla sicurezza, non potranno più essere posizionate lungo corso Alfieri.

Nei piani dell'Amministrazione, la nuova sede della manifestazione dovrebbe essere piazza Alfieri ma questo comporterebbe un trasloco dei banchi per un periodo piuttosto lungo, circa 90 giorni. Uno spostamento, questo, che i mercatali non accettano, a maggior ragione in un periodo dell'anno economicamente redditizio e che li penalizzerebbe ancora una volta. 

A questo va aggiungersi l'incognita che grava sui due mercati straordinari che dovrebbero svolgersi nelle due domeniche antecedenti il Natale, ovvero il 17 e il 24 dicembre. Date che vengono già "pagate" dagli ambulanti nel canone annuo versato al Comune e che i mercatali non vogliono spendere in una posizione diversa da quella abituale.

Per discutere di questi problemi, questa sera verrà convocata a Palazzo Mandela la Commissione Commercio, ampliata questa volta anche ai rappresentanti degli organizzatori del magico paese.

Gli ambulanti si oppongono in maniera veemente contro qualsiasi soluzione che preveda lo spostamento e annunciano, nel caso venisse deciso un loro trasferimento natalizio, un ricorso al Tar avverso le decisioni dell'Amministrazione, perché a loro dire, andrebbe a vantaggio di altre attività commerciali (quelle ospitate nelle casette) a scapito di altre che versano un canone annuo.

Non escludono, nel caso le trattative naufragassero, anche altri gesti ben più clamorosi, come quello di bloccare lo svolgimento della manifestazione natalizia con un sit in di furgoni.