Il tema della mobilità sostenibile è sempre più di stretta attualità e la stessa Amministrazione astigiana si è più volte detta estremamente attenta alla problematica.
Ciò nonostante, stando a quanto comunicato dal Consigliere PD Michele Miravalle, dal marzo 2021 un progetto di fattibilità tecnica-economica per realizzare di una ciclo-stazione – cioè un parcheggio per bici e monopattini con circa 300 postazioni coperte e videosorvegliate nei locali della stazione ferroviaria di Asti – “giace in qualche cassetto del Comune”.
“La ciclo-stazione è il necessario completamento della rete di poste ciclabili realizzato dal Comune, non senza polemiche – argomenta Miravalle – Senza un luogo sicuro dove parcheggiare la propria bicicletta è molto difficile che le centinaia di pendolari che ogni mattina partono da Asti con il treno scelgano un mezzo alternativo all’auto. Di quella ciclo-stazione ad oggi non c’è però traccia e i locali della stazione rimangono desolati e vuoti, ad altissimo rischio vandalizzazione”.
Poiché tutto sembra essere perfettamente in ordine (“Dalle carte pare tutto pronto per partire, ci sono i preventivi di costo pari a 170 mila euro, coperti da finanziamenti ministeriali, ci sono addirittura le foto e i disegni di come dovrebbe diventare con le rastrelliere a due piani, proprio come nelle città olandesi, i locali (160 metri quadri) dove realizzare la ciclo-stazione erano stati individuati, perché nulla si muove?" Si chiede ancora il consigliere PD, che al riguardo ha depositato un interpellanza in Giunta.
“Intanto gli astigiani-ciclisti più intrepidi che già oggi scelgono di arrivare in stazione in bici si devono contendere le poche rastrelliere a disposizione e non sanno se ritroveranno la loro bicicletta integra al loro ritorno”, aggiunge ancora Miravalle.
Concludendo: “Avere buone idee non basta, serve realizzarle”