Aveva ricevuto l'Accolitato direttamente dalle mani di Papa Francesco, in Cattedrale, lo scorso 20 novembre durante la storica visita del pontefice nella nostra città.
Stefano Accornero è (e lo rimarrà ancora per qualche mese) l'unico (e ultimo) seminarista della Diocesi di Asti.
Ieri ha ricevuto l'ordine del diaconato dalle mani del vescovo, Marco Prastaro, ultimo passo prima dell'ordinazione sacerdotale. Originario di Refrancore, Accornero, dopo gli studi al Liceo classico Alfieri ha studiato presso il seminario interdiocesano di Torino, portando avanti le tappe che lo condurranno al sacerdozio.
Una scelta, la sua, sicuramente controcorrente: lo testimonia un elemento sicuramente molto semplice nella sua drammaticità per la Chiesa astigiana. Accornero è l'ultimo seminarista della Diocesi e non ci sono nuovi ingressi in vista. Questo vuol dire che almeno per i prossimi sei o sette anni (tanto serve per formare un prete) non ci saranno nuove ordinazioni sacerdotali di clero diocesano.
La crisi, nei numeri, è comune a tutte le Diocesi. Prova ne è che il Seminario Vescovile, che un tempo ospitava decine di futuri sacerdoti, presto sarà convertito in parte a dormitorio maschile (leggi QUI), mentre il seminario interdiocesano di Torino, a cui afferiscono diverse diocesi piemontesi, tra cui Asti, non gode di buona salute.
Segno dei tempi o secolarizzazione imperante, fatto è che la Diocesi, per salvaguardare messe e parrocchie deve sempre di più rivolgersi ad un clero stranieri. Su 60 preti attivi, Annuario Diocesano alla mano, ben 10 sono di origine straniera.
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