Sanità - 03 settembre 2023, 08:54

"L'estensione oraria al Punto di primo intervento di Nizza? Una toppa peggiore del buco"

Netta presa di posizione del Nursind Asti dopo l'annuncio dell'estensione oraria dalle 16 alle 20

L'ingresso del Punto di primo intervento di Nizza Monferrato

L'ingresso del Punto di primo intervento di Nizza Monferrato

Netta presa di posizione da parte della sezione astigiana del sindacato delle professioni infermieristiche Nursind che – dopo aver appreso la notizia “dagli organi di stampa, prima che dalla nostra Azienda Sanitaria”, scrivono in una nota – è intervenuto in merito all’ampliamento dalle 16 originarie fino alle 20 dell’orario di apertura del punto di primo intervento di Nizza Monferrato (CLICCA QUI per rileggere la notizia).

Reso possibile dall’impiego di un’ambulanza avanzata del 118 con medico ed infermiere a bordo che, in assenza di chiamate per rispondere ad emergenze sul territorio, stazioneranno in loco. Al contrario, in caso di chiamata, lasceranno al punto di primo intervento l 'infermiere e l'oss assegnati che, a loro volta, passeranno a svolgere turni da 12 ore invece di 8.

“Oltre ad aver appreso la notizia dagli organi di stampa, non ci è stata data, purtroppo, neanche la possibilità di un confronto sulle procedure organizzative che, ovviamente, impattano sul personale e sul servizio – sottolinea il Nursind –. Tutto ciò contrariamente a quanto dovrebbe, di norma, avvenire anziché fornire solo una informativa successiva. A riguardo, secondo la Legge Balduzzi e il DM70/2015, la competenza dei Ppi è del 118 qualora i passaggi annui siano inferiori ai 6.000, dei Dea di riferimento in caso di passaggi in numero superiore”.

Ed ancora:Dai numeri del Ppi di Nizza, fatte le debite proporzioni (ad oggi sono quattordici gli accessi in 8 ore e ciò significa più o meno 21 in dodici ore) la competenza rimane in capo al Dea di riferimento. L'orario 8-16 non è consentito in origine. L'arco temporale deve essere di 12 ore, pertanto la copertura 8-20 è di fatto già obbligatoria, quindi si vuole porre rimedio ad una Legge da tempo disattesa”.

Il sindacato ravvede una prima criticità nella distanza tra gli ospedali più vicini (Asti e Alessandria) rispetto al punto di primo intervento: “Basta una missione e il turno è già finito”, ricordando altresì che il numero e la dislocazione di mezzi di soccorso intorno a Nizza Monferrato è piuttosto esiguo, non più di 15-20 minuti di percorrenza.

Il Nursind esprime poi perplessità riguardo la sicurezza degli operatori (“temiamo per l'incolumità degli stessi in assenza di sevizi che la possano garantire”) e sulle procedure organizzative. Affermando che, in assenza di medico, l’infermiere preposto a presidiare il Ppi passerebbe il suo tempo al telefono con la Centrale Operativa per chiedere mezzi in supporto o istruzioni.

“Paradossalmente – si conclude la nota sindacale –, anche a un paziente in codice bianco, se non è al momento presente personale medico e questi non decide di recarsi ad Asti per conto suo, viene proposto il trasporto con un mezzo di soccorso previa allerta della centrale operativa. E' inutile sottolineare, ancora una volta, come la carenza di personale porti a mettere pezze che a volte non sono meglio del buco”.

Redazione

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