Non c’è pace per Alfonso il ballerino che con casse e musica, diletta astigiani e turisti con il suo stile naif e divertente.
I primi di agosto l’inizio dell’”odissea” con l’allontanamento dei vigili urbani da piazza San Secondo, dopo la segnalazione di alcuni clienti di un bar.
No al disturbo in piazza San Secondo
La polizia locale aveva rimarcato che "Chi usa dissuasori musicali, anche a volume basso, si deve spostare ogni ora di un centinaio di metri e in piazza Alfieri si può, ad esempio. Regole che facciamo rispettare scrupolosamente anche se nei confronti di Alfonso abbiamo sempre chiuso un occhio, forse impropriamente, proprio perché lo conosciamo, è innocuo e molto amato. Alfonso non ha mai fatto richiesta per l'autorizzazione ma abbiamo usato sempre molto riguardo con lui. Ma se siamo sollecitati formalmente da attività che sono sulla piazza e constatati i volumi, dobbiamo intervenire. In realtà lo abbiamo solo invitato a munirsi di autorizzazione e a cambiare posto".
Sui social in quei giorni una vera e proprio “rivolta” popolare sfociata anche in una raccolta firme su Change.org, arrivata a 813 firme.
Nuovo stop questa volta in corso Alfieri
Nei giorni scorsi un nuovo epilogo. Alfonso ballava in corso Alfieri, angolo via della Valle, sulle note di un noto brano di Eiffel 65, ma, dopo una segnalazione di abitanti della zona, sono nuovamente intervenuti i vigili urbani stoppando la musica ad alto volume.
Il video, comparso sul gruppo Facebook Asti (e che vi proponiamo al fondo dell'articolo con il permesso dell’autore) ha nuovamente scatenato le polemiche, costringendo l’assessore alla polizia locale Luigi Giacomini, segretario di Fratelli d'Italia, a diramare una nota per "porre fine alle fuorvianti polemiche sorte sui social circa l’operato della Polizia Municipale intervenuta la notte del 18 agosto alle 22,10, intervento ripreso e postato da una persona sui social ed erroneamente interpretato da alcuni".
L'assessore precisa che la pattuglia, chiamata da residenti di c.so Alfieri lamentando schiamazzi da parte di un ballerino che aveva il diffusore della musica ad altissimo volume, è stata "puntuale, corretta, altamente professionale e conciliante".
"L’assessorato - continua Giacomini - e gli operatori di polizia municipale non vogliono in alcun modo limitare l’espressione artistica di nessuno, compreso il Ballerino in questione. In un post ho letto che chi non apprezza l’arte di questo artista può passare oltre ed ignorarlo, e credo sia una buona strategia attuabile dai passanti, la cosa è impossibile per per i residenti che abitano sopra i luoghi dove il ballerino si esibisce.
Il comando ha autorizzato l’artista in questione ad esibirsi sino alle 20 e l’intervento della pattuglia è stato alle 22.10.
Sono certo che tutti coloro che si sbracciano criticando l’operato del comune, della polizia municipale, dell’assessore e che difendono a spada tratta il Ballerino, non risiedono sopra ad un suo luogo di spettacolo e non cercano di dormire con le finestre aperte in una torrida notte d’estate durante le sue performance".
La libertà e il rispetto
"Ricordiamoci - conclude - che la nostra libertà finisce dove inizia la libertà del prossimo, davvero volete vivere in una città in cui chiunque può disturbare il tuo sonno nel nome dell’arte, della libertà di scegliere la sua vita o nel nome dell’espressione individuale? Non prendiamoci in giro, ci sono delle regole, in questo caso sono anche sensate, cerchiamo di rispettarle e di vivere civilmente apprezzando quello che di buono ci può essere nel rispetto reciproco”.
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