Anche se in realtà sono trascorse meno di un paio di settimane, guardando alle temperature notturne registrate negli ultimi giorni, il caldo opprimente che aveva reso quasi insopportabili giorni e notti degli astigiani sembra solo un lontano ricordo.
Infatti l’impressione che in molti hanno avuto – ovvero che, a fronte di giornate comunque molto calde, vi sia stato un drastico calo notturno – trova conferma nei dati riportati dal sito Dati Meteo Asti sulla base delle rilevazioni delle stazioni della propria rete.
Dai quali si evince che quella trascorsa è stata una notte caratterizzata da temperature particolarmente rigide, se rapportate al periodo, con una media intorno ai 6 gradi centigradi sui fondovalle tra Astigiano e Monferrato, dove a bassa quota si sono registrati i valori più bassi del Piemonte. Con, ancora una volta, Capriglio a far registrare la temperatura più bassa delle pianure piemontesi con 5,5° C.
Le rilevazioni di fondovalle, comunque, non si discostano di molto rispetto ai 6,2° riscontrati all’Aviosuperficie Boglietto di Costigliole d’Asti; ai 6,3° di San Marzano Oliveto; ai 6,5° di Incisa Scapaccino e ai 6,8° alla Meridiana di Settime. Qualche grado in più, ma comunque senza particolari picchi, nel capoluogo, dove si è passati dagli 8,1° in zona Ospedale agli 11,3° nell’area del Seminario Vescovile. All’opposto, temperature più miti in collina, dove per tutta la notte hanno soffiato brezze di foehn. A Moleto di Ottiglio, ad esempio, la temperatura ha toccato i 17,8° C.
Guardando invece all’escursione termica tra massima giornaliera e minima mattutina, la ‘palma’ va alla zona di Incisa Scapaccino, dove si è passati da una ragguardevole temperatura di 34° C ai 6,5° rilevati stamattina, con un’escursione che ha toccato i 27,5° C.
Statisticamente – rilevano sempre i responsabili di Dati Meteo Asti – erano oltre 13 anni (ovvero dal 31 agosto 2010) che in agosto non venivano registrate simili temperature: allora si toccarono i 4,4° C a Castell’Alfero. Invece, per ritrovare valori affini a quelli odierni nella prima decade del mese di agosto, bisogna addirittura tornare al 1989.
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