Al Direttore - 01 agosto 2023, 09:00

Reddito di cittadinanza e carta "Dedicata a te": riflessioni di un lettore

"Una serie di bonus di breve durata e di entità risibile per nascondere la distruzione dei residui di welfare"

Reddito di cittadinanza e carta "Dedicata a te": riflessioni di un lettore

Oggi, primo agosto, è la giornata in cui, in tanti rimangono "orfani" del Reddito di cittadinanza. In tanti, anche nell'Astigiano, sono infatti stati raggiunti da un SMS dell'INPS che ha comunicato la sospensione della misura di sostegno economica.

Circa 4mila le persone coinvolte sul nostro territorio che da oggi faranno parte della platea, con i dovuti distinguo.

Se, al momento, la situazione è sotto controllo e interlocutoria, non mancano le polemiche. Un lettore, Giacinto Ratti che si definisce 'proletario', commenta la fine dell'RDC e l'arrivo della carta "Dedicata a te". Pubblichiamo le sue riflessioni.

Gentile direttore,

nel rimarcare che l’attenzione con cui vi siete occupati giornalisticamente (QUI l'articolo ndr) del problema ha sicuramente contribuito a porlo all’attenzione degli astigiani e della classe politica: famiglie ben oltre la soglia di povertà, disoccupazione, sanità e diritti negati.

Nei giorni scorsi ho letto un’articolo dove l’assessora alle politiche sociali, Eleonora Zollo ha rilasciato un’intervista dove sosteneva con una certa soddisfazione la scoperta di uno strumento che abolirà definitivamente la povertà : la carta prepagata acquisti “ Dedicata a te”. Osserviamola meglio da vicino questa tanto decantata carta acquisti.

Si parla di una ricarica di circa 380 euro, detta così il cittadino disattento pensa "oh mi danno 380 euro al mese. Evviva. Sono salvo!" In realtà si tratta di un “pensiero” che dovrebbe testimoniare la preoccupazione del governo per “gli ultimi” e si sostanzia in ben 32 euro al mese, da qui al 31 dicembre (poi basta o si vedrà). Ne “beneficeranno” – si fa per dire – 1,3 milioni di famiglie con Isee inferiore a 15.000 euro. Non mancano comunque, come da tradizione, una lunga serie di criteri di esclusione (aver percepito il reddito di cittadinanza o l’assegno di inclusione, il non aver figli piccolissimi, godere della Naspi – il breve assegno di disoccupazione dopo il licenziamento) – e comunque "qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà".

Ce n’è abbastanza per capire quale sia la “visione sociale” di questo governo e della signora Zollo: una serie di “bonus” di breve durata e di entità risibile per nascondere la distruzione dei residui di welfare.

Al clima già rovente si aggiungano gli sms ricevuti dai percettori di RDC che da agosto non percepiranno più questo sostegno al reddito. Nell'Astigiano, i percettori del reddito di cittadinanza, secondo i dati forniti dall'INPS erano 2.247 (1.933 redditi e 314 pensioni di cittadinanza) per un totale di oltre 4mila persone coinvolte.

Il sindaco Rasero ha rilasciato nel merito un’ intervista, ne copio un passaggio: “cercheremo di dare risposte ai cittadini che si rivolgeranno a noi. I nostri dipendenti sono competenti e preparati: se ci sarà la possibilità di aiutare le persone lo faremo. Non abbiamo mai lasciato indietro nessuno e non lo faremo ora”.

Giacinto Ratti  Proletario

Al direttore

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU