Attualità - 30 luglio 2023, 09:37

Anche ad Asti ambulanti contro la Bolkestein: il segretario del GOIA in sciopero della fame

Giancarlo Nardozzi, battagliero sindacalista che ha guidato le proteste per lo spostamento del mercato ad Asti, si scaglia contro il nuovo Ddl concorrenza

Giancarlo Nardozzi, in sciopero della fame da venerdì

Giancarlo Nardozzi, in sciopero della fame da venerdì

Non è solo la questione del mercato unificato di Asti ad agitare le acque degli ambulanti astigiani, da mesi ormai sul piede di guerra con l'Amministrazione per opporsi a questa decisione. 

Un altro fronte caldo che preoccupa i mercatali, infatti, arriva direttamente da Roma. La famosa direttiva Bolkestein in passato escludeva il commercio su spazi pubblici ma con il Ddl concorrenza 2023, all'attenzione del Parlamento in questi giorni, la Bolkestein, ovvero  l'azzeramento delle licenze e la messa a bando, sembra tornare prepotentemente sul tavolo.

Con la direttiva, infatti, si prevedono gare a evidenza pubblica, a partire sin da subito dai posteggi non ancora assegnati, per poi arrivare ad un pubblico rinnovo ogni dieci anni. 

Giancarlo Nardozzi, battagliero sindacalista del GOIA che ha guidato le proteste contro l'Amministrazione Rasero sul mercato astigiano, ha iniziato sulla questione uno sciopero della fame

"Non avrei mai creduto di dover arrivare a tanto"  commenta incredulo Giancarlo Nardozzi, presidente nazionale del GOIA FENAPI, associazione nazionale degli ambulanti, "nel 2016 Meloni e Salvini salirono sui nostri palchi, in piazza della Repubblica a Roma, per dire no alla Bolkestein, la famigerata direttiva che rischiava - e rischia - di buttare alle ortiche decenni di sacrifici, e ora sono proprio loro, nella persona del sottosegretario Bitonci (Lega) a cercare di rimetterci dentro la direttiva da cui il governo giallo-verde ci aveva estromesso nel 2018".

"La sensazione è che qualcuno a Roma stia cercando di mettere gli ambulanti in difficoltà per far vedere all'Europa che qualcosa per il PNRR si sta facendo, mentre i veri nodi, dove ministri e parlamentari hanno interessi personali, vengono messi da parte".

Gli fa eco Davide Giancale, ambulante astigiano, commentando il gesto del sindacalista: "È incredibile che in un paese dove dovrebbe esserci un alto senso di civiltà e democrazia, si debba arrivare ad un gesto estremo, come lo sciopero della fame, per essere ascoltati. Un'azione di estremo coraggio e sacrificio, da una parte, ma dall'altra, cioè da parte dello stato, un totale fallimento, in quanto tutti dovrebbero essere considerati e trattati alla pari".

La protesta iniziata venerdì, è arrivata oggi al terzo giorno. Il 14 settembre è prevista una manifestazione nazionale a Roma.

Alessandro Franco

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