Vacanze Astigiane - 20 luglio 2023, 18:00

Vacanze Astigiane tra i piaceri del vino greco

Invito tra i piaceri di Casorzo e della sua grandiosa Malvasia, un tempo detta vino greco, in occasione della serata di festa in Cantina di sabato prossimo

Vacanze Astigiane tra i piaceri del vino greco

Quando sentite parlare di Casorzo, antico borgo che dalla cima di un colle domina l’affascinante paesaggio vitato circostante, scommetto possano essere due le associazioni mnemoniche ad arrivare per prime: Bialbero e Malvasia.

Non che paese e territorio siano poca cosa, tanto che il Carducci lo definiva Terra esultante di castelli e vigne, ma la promessa di piacere del posto arriva dall’unicità di un ciliegio nato sopra un gelso e di un vitigno che qui ha trovato la casa perfetta per dare il meglio di se.

Al netto del fascino di un bialbero, a me viene sempre e comunque Malvasia. Vitigno e vino d’antica origine greca, con una storia intricata e interessante che inizia intorno a metà 1200, quando i Veneziani, che avevano partecipato alla conquista della città greca di Monembasia, si fregano l'omonimo vitigno per sviluppare nuove colture nell'isola di Creta.

La produzione e il commercio del vino greco, così era detta la Malvasia al tempo, andò alla grande per secoli finché l’isola fu sotto il dominio veneziano. Nel Seicento la conquistano i turchi e ciao, ciao Malvasia. Fortuna che il mercato aveva portato anche altrove la produzione, Piemonte incluso.

Dalle nostre parti si inizia a parlare di Malvasia giusto dai primi del 600, anche se nel termine dialettale Varmasia. La Malvasia trova definitiva e importante casa tra i terreni calcarei di Casorzo e dintorni nella prima metà dell’Ottocento. A seguire sono due le date fondanti dell’odierna qualità e fortuna: 1951 e 1968. In una giornata di lavoro tra i vigneti del 1951, duecento agricoltori del posto si regalano due ore di sosta per inseguire un sogno e per provare a contrastare il diffuso esodo dei giovani dalle campagne alle città, per creare quella che sarebbe poi diventata una delle realtà piemontesi più conosciute nel settore vitivinicolo, soprattutto per il suo vino dolce Malvasia di Casorzo doc, la Cantina di Casorzo.

Nel 1954 la Cantina inizia a produrre e commercializzare vini e nel 1968 ottiene la Denominazione di Origine Controllata, andando a coronare il sogno dei duecento di arricchire e valorizzare il futuro di nuove generazioni e territorio.

Ecco una bella storia e un signor vino che non possono che invitarvi alla gita, in fondo di questo si occupa questa rubrica: gite e itinerari tra posti bellissimi dell’Astigiano e Casorzo mettetelo comodamente tra i primi della lista. L’occasione di farci un giro a breve ci sarebbe ed è pure assai interessante, in una serata tra i loro ottimi vini e proposte culinarie tipiche varie. Appuntamento imperdibile di piaceri e sapori, sabato prossimo, 22 luglio, a partire dalle 20, nell'incantevole piazzale della Cantina.

 

Davide Palazzetti


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