A seguito dell’articolo pubblicato in mattinata sulla segnalazione di barriere architettoniche che hanno impedito a una disabile di accedere alla libreria “Giunti al Punto” di via Garibaldi (CLICCA QUI per rileggerlo), siamo stati contattato dal responsabile sicurezza del gruppo Giunti.
“Prima di tutto consentiteci di dire che siamo molto dispiaciuti per l’accaduto e se ci fornirete un contatto della signora provvederemo a scusarci direttamente con lei”, ha esordito.
Precisando poi che “I locali in cui ha sede la nostra libreria astigiana sono di proprietà della Banca di Asti, pertanto il discorso di accessibilità dei disabili non sarebbe neppure di nostra competenza, ma spesso nei centri storici si va in deroga. Così abbiamo anche fatto ad Asti, dove in veste di inquilini e gestori abbiamo messo un campanello di chiamata”.
Allora com’è stato possibile la signora non sia comunque riuscita ad accedere ai locali? La risposta, stando al responsabile sicurezza, va ricercata nella concomitanza di una serie di fattori: “Si è verificato che, nonostante il gradino di accesso sia piuttosto basso, la nostra commessa (con cui non sono ancora riuscito a parlare perché oggi è in malattia) non è riuscita a far accedere la signora, che vedo dalla foto del vostro articolo essere piuttosto robusta e su una carrozzina con motore, quindi più pesante”.
“In ogni caso – ha ancora aggiunto – siamo in attesa ci consegnino una specifica rampa mobile di accesso, per facilitare tanto l’ingresso ai disabili quanto quello dei corrieri, che però purtroppo non potremo lasciare fissa perché qualche passante rischierebbe di inciamparci”.
E alla nostra constatazione che quelle rampe sono dotate di specifici bordature proprio per essere notate ha risposto “Lei ha ragione, ma sa… la gente cammina distrattamente… è già successo al negozio di Sanremo che un signore ci abbia inciampato”.
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